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La mafia è ancora più forte dello Stato

Questo pensa la maggior parte degli studenti siciliani interpellati dal centro Pio La Torre

30 gennaio 2016

Il 39% degli studenti siciliani interpellati ritiene ancora la mafia più forte dello Stato, mentre il 34% avverte "concretamente" la presenza di Cosa nostra nel territorio in cui vive.
È parte di quanto emerso da un'indagine svolta tra gli studenti siciliani coinvolti nel progetto "Giovani cittadini consapevoli, attivi e responsabili" realizzato dal Centro studi Pio La Torre con il sostegno del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale della presidenza del Consiglio dei ministri.
I risultati del progetto sono stati illustrati nel corso della manifestazione finale che si è tenuta ieri mattina nell'aula magna del liceo classico "Giovanni Meli" di Palermo.
Il progetto, realizzato con l'obiettivo di prevenire le diverse forme di illegalità e sensibilizzare i più giovani, ha coinvolto circa 400 studenti tra i 16 e i 21 anni di 14 scuole dell'Isola, compreso un gruppo di giovani del centro diurno del dipartimento per la giustizia minorile di Palermo.

Del totale degli studenti interessati, 254 hanno risposto a una serie di domande sulla percezione del fenomeno mafioso: il 39% degli studenti ritiene la mafia più forte dello Stato, il 34% ritiene "ugualmente forti" mafia e Stato, mentre solo il 16% pensa che sia lo Stato a essere più forte. Alla domanda "Ti è mai capitato di avvertire concretamente la presenza della mafia nella tua città?", il 34% risponde "abbastanza", il 25% "poco", il 21% "molto".
Dei 254 studenti intervistati, 137 continuano a riporre maggiore fiducia negli insegnanti, seguono i magistrati (95 preferenze) e, al terzo posto, forze dell'ordine (57 preferenze). Ultimi nella classifica risultano essere: sindacalisti (26 preferenze), parroci (10), politici nazionali (8), politici locali (3).

Nel corso dell'anno, oltre a partecipare a un ciclo di conferenze sul fenomeno mafioso, gli studenti hanno fatto visita alla Cantina "Centopassi" in un bene confiscato nell'Alto Belice corleonese. I ragazzi hanno anche conosciuto la vita di Pio La Torre attraverso una mostra fotografica itinerante nelle scuole e con la partecipazione a dei laboratori teatrali basati sulla piece "Pio La Torre orgoglio di Sicilia" appositamente scritta e donata al centro dallo scrittore Vincenzo Consolo. [www.piolatorre.it]

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30 gennaio 2016
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