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Le agognate infrastrutture per una Sicilia moderna

Nella speranza che le importanti novità contenute nel Decreto Salva Italia non siano le solite parole vuote

12 settembre 2014

I sindaci di Palermo, Catania, Caltanissetta ed Enna e l’assessore alla Mobilità del comune di Messina hanno preso parte ieri ad una riunione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, convocata dal Ministro Maurizio Lupi. All’incontro hanno preso parte anche il sottosegretario Giuseppe Castiglione e i vertici delle aziende e delle Ferrovie dello Stato, con l’intervento dell’Assessore Regionale Nico Torrisi e dei vertici tecnici-burocratici dell’Assessorato. Una riunione che si è tenuta alla vigilia della pubblicazione del Decreto Legge "Salva Italia" che contiene importanti interventi infrastrutturali, che riguardano il territorio siciliano e il sistema dei trasporti.

"Oltre ad importanti novità sulle infrastrutture aeroportuali, le cui opere previste nei relativi Piani Regolatori non richiedono ulteriori autorizzazioni, si è esaminato il progetto di moderna infrastrutturazione ferroviaria dell’Aeroporto di Punta Raisi/Palermo/Caltanissetta/Enna/Catania/Messina che costituisce - ha dichiarato il Sindaco di Palermo e Presidente Anci Sicilia, Leoluca Orlando - una grande opera per superare l’attuale anacronistica, fatiscente rete ferroviaria in Sicilia e dotare aree metropolitane e aree interne di un moderno e veloce trasporto pubblico". "Tale intervento - ha aggiunto Orlando - riguarda anche il cosiddetto passante ferroviario di Palermo, interrato e con ben 16 stazioni entro la cinta urbana di Palermo, e si collega con il completamento dell’anello Ferroviario Notarbartolo/Giachery/Politeama/Notarbartolo e con le tre linee di tram in fase di realizzazione/completamento". "La previsione della MAL - Metropolitana Automatica Leggera, (tratto Oreto/Notarbartolo) - ha continuato il presidente dell’AnciSicilia - nello stesso Decreto "Salva Italia" completa in modo efficiente e strutturale il sistema di trasporto pubblico a Palermo e relativa area metropolitana. Analoga importanza per il trasporto pubblico riveste l’intervento per le altre due aree metropolitane di Catania e Messina".

Orlando ha espresso "apprezzamento al Ministro Lupi per la tempistica della riunione e per il metodo di coinvolgimento dei territori interessati", auspicando "che si pervenga alla Intesa Programma Quadro Stato/Regione, rinviando ai tavoli tecnici - in raccordo con l’odierno tavolo politico/istituzionale, che sarà periodicamente convocato - gli approfondimenti necessari e il crono programma nel rispetto dei termini previsti dal Decreto Salva Italia".

A margine dell'incontro al ministero per le infrastrutture, il sindaco di Catania Enzo Bianco ha parlato con il ministro Maurizio Lupi e l'assessore regionale Nico Torrisi sull'aeroporto Fontanarossa e Alitalia. "Ai rappresentanti delle ferrovie - ha detto Bianco - abbiamo ricordato la necessità di interrare la linea ferroviaria di Bicocca che attualmente impedisce l'allungamento della pista di Fontanarossa, che va portata dagli attuali 2.600 a 3.200 metri per permettere l'atterraggio di aerei di grandi dimensioni. Ai rappresentanti del ministero abbiamo ricordato l'impegno a finanziare quest'opera importante per la Sicilia".
Bianco ha riferito anche di aver discusso con Lupi sulla decisione di Alitalia di abbandonare le tratte Sud-Nord. "Il ministro - ha affermato il sindaco di Catania - ha detto che cercherà di spiegare ad Alitalia come abbandonare quelle rotte rappresenti un errore clamoroso, ma ci ha rassicurati sul fatto che le tratte rimarranno sul mercato e che dunque, essendo molto appetibili, potranno essere presto coperte da altre compagnie".
Con Bianco, Torrisi e Orlando, si è parlato anche del sistema portuale siciliano. "Si va - ha anticipato il sindaco di Catania - verso un sistema con un'autorità portuale a Palermo, una che raggruppa i porti del Distretto della Sicilia sudorientale (Catania, Augusta, Siracusa, Pozzallo) e una a Messina per l'area dello Stretto anche calabrese".

A conclusione della riunione "ho ricevuto, con il pieno sostegno dell'assessore Torrisi, precise assicurazioni sul fatto che nessuno ha intenzione di intervenire nuovamente sul tracciato già definito per l'attraversamento sotterraneo di Catania". Il collegamento ferroviario Messina-Catania-Palermo, del quale l'attraversamento di Catania fa parte, partirà entro il 1 ottobre del 2015.
"Da questa e da altre opere strategiche - ha sottolineato Bianco - dipende in larga parte lo sviluppo della Sicilia. E se alle buone intenzioni seguiranno comportamenti concreti, potremo dirci pienamente soddisfatti. C'è stata grande sintonia con l'assessore Torrisi e con gli altri sindaci. In particolare ho appoggiato la battaglia di quelli di Enna e Caltanissetta che non vogliono la mega galleria che taglierebbe fuori le due città".
Sul tracciato già definito per l'attraversamento di Catania sia il sindaco Bianco, sia l'assessore Torrisi hanno chiesto di accelerare i tempi progettazione e di mandare al più presto in gara l'opera. Comune e Regione avevano ottenuto, nel corso di una conferenza di servizi, di cambiare il percorso del raddoppio ferroviario Zurria-Acquicella sostenendo che, così come progettato da Rfi, era particolarmente invasivo sull'impianto architettonico e monumentale della città, con l'abbattimento di edifici storici e un'impennata dell'inquinamento acustico.

Tutto bello, certo. A patto che, quanto annunciato, non rimanga come al solito lettera morta. Infatti, come ha voluto ricordare Giosuè Malaponti, Presidente del Comitato dei Pendolari Siciliani, l’ammodernamento e la costruzione di opere pubbliche che dovrebbero cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia è una storia che inizia tanti, tanti anni fa. Una storia, la solita, che - scrive Malaponti in una nota - "si ripete di anno in anno"

Ad esempio, già nel 2009 i "soliti attori politici" dissero che sarebbero bastati venti/trenta milioni di euro per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Catania-Palermo, in un anno e mezzo di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle due ore e trenta e per di più elevando la linea da rango "C" a rango "P" facendo viaggiare i pendolini.
Furono tenuti diversi tavoli tecnici romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri, quasi a fine 2009 tale ammodernamento ferroviario venne inserito nel Contratto di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione: Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni.
A quattro anni di distanza dall’inserimento nel CdP, non è stato realizzato nessun intervento di velocizzazione della Catania-Palermo se non quello operato da Trenitalia  nel cambiare gli orari di percorrenza ad una coppia di treni in tre ore circa.

[Informazioni tratte da Italpress.com, €conomiaSicilia.com, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno, www.comitatopendolari.it]

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12 settembre 2014
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