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Operazione ''Cross Border''. Smantellata dalla Polizia un'organizzazione dedita al ''traffico di esseri umani''

13 febbraio 2006

Ci volevano tra i mille e i 1.500 euro a persona per intraprendere viaggi lunghi in condizioni disumane su barche, spesso paragonabili a carrette del mare, e arrivare in Italia, principalmente sulle coste siciliane.
Così, per almeno tre anni, ha agito una organizzazione che la Polizia di Stato ha smantellato, la scorsa notte, colpendo il vertice organizzativo e finanziario. Quattro le persone arrestate dagli investigatori delle squadre mobili di Roma ed Agrigento, tre cittadini sudanesi ed un libico, che secondo quanto accertato, hanno gestito negli ultimi tre anni lo sbarco sulle coste siciliane di almeno un migliaio di clandestini, provenienti da diversi stati africani.

L'operazione, chiamata ''Cross Border'', è stata coordinata dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato ed ha concluso un'indagine avviata circa un anno fa sulla base di elementi acquisiti da immigrati ''vittime'' del traffico. Gli immigrati erano prevalentemente imbarcati in Libia. L'operazione delle squadre mobili romane ed agrigentine, concentrata proprio sulla rotta Libia-Italia, si innesta nel più ampio quadro di contrasto alle associazioni criminali specializzate nel traffico di immigrati, che la Direzione centrale anticrimine della Polizia sta conducendo da diversi mesi. Un risultato ottenuto intensificando le attività di gruppi investigativi specializzati nelle diverse zone di sbarco e di smistamento dei clandestini.

Nel corso dell'operazione la Polizia di Stato ha sequestrato il registro degli imbarchi che l'organizzazione aveva compilato nel corso degli ultimi tre anni. Il registro, è stato sottolineato dagli investigatori delle squadre mobili di Roma e Agrigento, era una sorta di libro mastro degli imbarchi clandestini, dove al pagamento di ogni somma veniva corrisposto un codice. Il numero in codice serviva poi al capitano della ''carretta del mare'' per identificare l'immigrato clandestino imbarcato in Libia, con destinazione le coste siciliane.

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13 febbraio 2006
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