Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Per il latte alla melamina scattano in Cina le condanne a morte

Due le persone condannate alla pena capitale per aver prodotto e distribuito latte contaminato

22 gennaio 2009

Lo scandalo del latte in polvere contaminato da melamina (sostanza chimica per la produzione di plastica e solventi, e usato come additivo nel latte affinché sembrasse più "ricco" in proteine) fornito dal governo cinese è scoppiato lo scorso settembre, quando trapelò la notizia che a Pechino tre bimbi erano morti, 158 quelli ricoverati in ospedale con un blocco renale acuto, e ben 6.244 intossicati.
Adesso, per quella vicenda, che ha portato anche in Italia il sequestro di prodotti cinesi a base di latte contaminato, la Repubblica Popolare Cinese ha deciso che chi ha sbagliato dovrà pagare, anche con la vita. E infatti due persone sono state condannate alla pena capitale.
Il primo condannato è Zhang Yujun, che ha prodotto e venduto latte in polvere contaminato, trovato colpevole di aver messo in pericolo la salute nazionale. Pena capitale anche per Geng Jinping, che ha distribuito alle varie compagnie che vendono latte in polvere il prodotto contaminato con la sostanza tossica. Le sentenze sono state emesse dalla Corte popolare di Shijiazhuang.

Sono in tutto 21 le persone alla sbarra per cui i giudici oggi devono pronunciare le sentenze, rende noto l'agenzia Xinhua. Finora, oltre alle due condanne a morte, vi sono state le condanna all'ergastolo per Tian Wenhua, 66 anni, la donna che dirigeva la Sanlu, la società produttrice di latte in polvere della provincia dell'Hebei al centro dello scandalo. Tre suoi colleghi hanno ricevuto pene dai cinque ai 15 anni di prigione.
Carcere a vita anche per Zhang Yanzhang, che ha acquistato il latte contaminato da Zhang Yujun, l'uomo condannato a morte anche per aver prodotto latte alla melamina dall'ottobre 2007 all'agosto 2008, vendendone 600mila tonnellate. Un altro imputato, Geng Jinzhu, è stato condannato ad otto anni. In giornata sono attese le sentenze per altri 19 imputati.

Dopo i primi verdetti, una portavoce del ministero degli Esteri di Pechino ha assicurato che il governo ha compiuto grandi sforzi per migliorare la sicurezza del latte in polvere e più in generale alimentare in tutto il settore alimentare. "Dopo lo scandalo, il governo ha introdotto regole più severe e ha preso molte altre misure per rafforzare i controlli", ha assicurato.

E sono 200 le famiglie cinesi vittime del latte contaminato che hanno deciso di rivolgersi alla Corte Suprema per chiedere un risarcimento al governo, considerato in qualche modo responsabile di quanto avvenuto. L'esecutivo, secondo quanto hanno riferito, non ha riconosciuto la correlazione tra il latte alla melamina e la morte o l'avvelanamento dei loro figli. "Non mi hanno dato alcun risarcimento", ha raccontato Chang Lin, che ha perso lo scorso agosto suo figlio di 18 mesi. Alcune famiglie si sono invece lamentate di un risarcimento inadeguato di meno di 290 dollari.

[Informazionmi tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 gennaio 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia