Sequestro da un milione di euro per il boss di Sciacca
La Dia di Palermo ha sequestrato beni mobili e immobili ad Accursio Dimino, ritenuto elemento di spicco della mafia agrigentina
La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre un milione di euro riconducibili ad Accursio Dimino, 52 anni, detenuto, ritenuto elemento di spicco della Cosa nostra agrigentina. Insegnante a Sciacca (AG). Diminio, parallelamente all'attività lecita, reclutava nuovi affiliati da inserire in Cosa nostra.
Tra i beni sequestrati vi sono tre appartamenti a Sciacca, numerosi conti correnti bancari, libretti di deposito e titoli azionari, per un valore complessivo di oltre 60 mila euro. Il decreto è stato emesso dal tribunale di Agrigento, su proposta avanzata dalla procura della repubblica di Palermo.
Dimino già nel 1996, era stato condannato a 10 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illecita di armi e danneggiamento. Prima di essere arrestato, la prima volta, nel 1993, insieme ai fratelli gestiva un'attività di commercio di prodotti ittici e faceva il docente di educazione fisica in diversi istituti scolastici statali. Scarcerato il 12 aprile 2004 e ritornato a Sciacca, Dimino, secondo gli inquirenti aveva ripreso i suoi contatti con i boss. Il 4 luglio 2008, è stato però di nuovo arrestato, nell'ambito dell'operazione "Scacco Matto", sempre con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, finalizzata ad acquisire la diretta gestione di attività economiche ed appalti di opere pubbliche nel settore edile e turistico-alberghiero, il controllo della fornitura di calcestruzzo, automezzi e manodopera specializzata.
Nell'indagine erano emersi scambi di "pizzini" tra Dimino e il boss latitante Matteo Messina Denaro. In quest'ultimo processo il 18 febbraio 2010 è stato condannato dal gup di Palermo ad 11 anni e 8 mesi di reclusione. [Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]