Tutto pronto per l'insediamento dell'Ikea a Catania
Il suo catalogo è il libro più stampato del mondo dopo la Bibbia. Stiamo parlando dell'Ikea la più grande azienda del mondo di mobili e complementi d'arredo con oltre 76.000 collaboratori, in 43 nazioni di 4 continenti. Adesso è tutto pronto affinché l'Ikea possa aprire un suo punto vendita a Catania.
In Italia, uno dei paesi in cui l'Ikea acquista più merce, esistono 9 punti vendita così dislocati: Milano (2), Torino, Brescia, Padova, Genova, Bologna, Firenze, Roma (2), Napoli. Quello di Catania sarà il centro più a Sud.
Dopo l'approvazione da parte della Commissione Edilizia comunale del progetto relativo alla realizzazione dell'insediamento nell'Area di Sviluppo Industriale di Catania, ieri mattina in Prefettura si è firmato il protocollo di legalità alla presenza del Prefetto Anna Maria Cancellieri. Presenti per il comune di Catania il sindaco Umberto Scapagnini e l'assessore al Lavoro Giuseppe Arena, il presidente dell'Asi Alfio Massimino ed i rappresentanti di Ikea e Iko 2, la società che ha avuto espresso mandato dal gruppo svedese di ''promuovere, curare e coordinare una serie di attività finalizzate alla fattibilità e alla compiuta realizzazione'' della sede catanese. Sede che sorgerà nel sito attualmente occupato dalla cosiddetta Cesame 2, che sarà demolita per potere poi realizzare una nuova struttura con la medesima cubatura.
''Sono molto compiaciuto per il fatto che l'Ikea abbia voluto scegliere Catania per le sue caratteristiche generali quali l'attrattività e la capacità di mercato - ha affermato il sindaco Umberto Scapagnini - . Ciò significa che la filosofia che stiamo portando avanti di sviluppo della zona industriale è giusta e la dimostrazione risiede nel fatto che molte imprese scelgono Catania per investire. ''.
Il protocollo firmato ieri prevede che l'impresa comunicherà ''alla Prefettura di Catania, per via telematica, tutte le informazioni concernenti i lavori relativi all'insediamento commerciale e tutti i soggetti comunque interessati all'iniziativa'' e in particolare ''l'elenco delle ditte partecipanti alla realizzazione dell'iniziativa (appaltatori, fornitori, società di consulenza, ecc.), il numero di lavoratori impegnati e per via telematica il giornaliero dei lavori, le procedure ad evidenza pubblica eventualmente attivate, una copia degli avvisi relativi alla procedure selettive, gli accordi di trasporto e logistica che si stipuleranno per la fornitura delle merci, l'indicazione delle eventuali imprese subappaltarici titolari di contratti derivati e subcontratti comunque denominati nonché i relativi metodi di affidamento, il numero ed i nominativi dei primi assunti a fini dell'insediamento commerciale''. Questo affinché ''lo sviluppo economico e sociale di Catania non debba essere negativamente condizionato ed ostacolato da fattori ambientali che impediscano il normale svolgimento delle attività imprenditoriali'', riducendo al minimo il rischio di infiltrazioni criminali.