Conosci le Minne di Sant'Agata? "Sensuali", dolcissime bontà catanesi...
Come nascono i "mammari" dolci dedicati alla Santa Patrona di Catania, a picciridda Agata

In questo articolo scoprirai:
- Sant'Agata e le sue minne
- Dolci minne di Agata
- La ricetta delle minne di Sant'Agata
- Le Minni di Virgini
- La ricetta delle minni di virgini
Paste morbide e dolci, elette a simbolo della festa più rappresentativa di Catania e della sua patrona: Sant'Agata. L'affetto dei catanesi e la devozione per la Picciridda si deve al primo miracolo agatino, la cui tradizione narra che il velo della Santa arrestò il fiume di lava che minacciava la città nel 252 d.C., anno successivo al suo martirio.
Sant'Agata e le sue minne...
Nata in una nobile famiglia cristiana, intorno ai quindici anni Agata volle consacrarsi, così il vescovo le impose il velo rosso delle vergini consacrate. Il proconsole Quinziano, invaghitosi della bellezza fanciullesca, cercò di sedurla invano, così che in virtù dell'editto di persecuzione dell'imperatore Decio la accusò di vilipendio alla religione.
Imbastito un processo sommario venne interrogata e torturata, ma restando salda nella fede Agata scatenò le ire del suo accusatore. In un estremo tentativo di tortura le furono strappati i seni con una grossa tenaglia; la fanciulla guarì dopo una visione mistica. Seguì il tentativo di arderla viva, tentativo interrotto da un terremoto. Riportata in cella la Santuzza morì poche ore dopo.
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Dolci minne di Agata...
Il legame della Città di Catania con la sua Santa Patrona è tale che viene festeggiata due volte: il 5 febbraio in ricordo del martirio e il 17 agosto a memoria del ritorno delle reliquie trafugate dai bizantini. Ovviamente, come in tutte le tradizioni siciliane anche per Sant'Agata non mancano le ricette e i cibi rituali legati al suo culto.
Le minne, evocative per forma dei seni strappati alla fanciulla nel martirio, sono piccole cassatelle con una base di Pan di Spagna ammorbidito da una bagna di rosolio, e con un ripieno di ricotta e scaglie di cioccolato amaro, il tutto ricoperto da una candida glassa e una ciliegia candita rossa, a fregio di capezzolo.
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La ricetta delle minne di Sant'Agata
Per il marzapane: 120 gr di mandorle, 120 gr di zucchero, 40 gr di albume pastorizzato.
Frullare mandorle e zucchero insieme fino a ottenere un composto finissimo. Versare il composto in una ciotola aggiungendo l'albume e impastare fino a quando non risulta compatto e malleabile. Aggiungere della farina di pistacchio finissima o, in alternativa, qualche goccia di colore alimentare verde.
Per il Pan di Spagna: 120 gr di zucchero, 120 gr di farina, 4 uova.
Montare zucchero e uova fino a ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere la farina setacciata poco alla volta con un cucchiaio e con movimenti leggeri dal basso verso l'alto. Versare il composto in uno stampo e cuocerlo per 20 minuti circa a 180 gradi.
Per la farcitura: 300 gr di ricotta di pecora, 80 gr di zucchero, 60 gr di cioccolato, 30 gr di cedro, arancia e zucca candita.
Mettere la ricotta a sgocciolare in un colino finché non avrà perso il siero. Mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e passare a setaccio il composto per ottenere una crema fine. Lasciare riposare in frigo per un paio d'ore e aggiungere le gocce di cioccolato e la frutta candita.
Per la glassa: 300 gr di zucchero a velo, 3 cucchiai di succo di limone, 2 albumi d'uovo pastorizzati.
Montare gli albumi in planetaria. Quando il composto sarà semi montato aggiungere lo zucchero a velo un po' per volta. Infine il succo di limone fino a ottenere una crema bianca, lucida e spumosa.
Definizione delle minne - Foderare degli stampi tondi con il marzapane. Riempire la cavità dello stampo con la ricotta. Chiudere lo stampo con un tondino di pan di Spagna che, in base ai gusti, può essere imbevuto con una bagna. Lasciare riposare in frigo per un paio d'ore. Sformare le minne ponendole su una grata. Far scivolare sulle minne la glassa di zucchero. Guarnire con una ciliegia candita.
[Ricetta della Pasticceria Santo Musumeci, piazza Santa Maria 5 - Randazzo (CT)]
Le Minni di Virgini
Foto www.e-borghi.com
Più recenti delle Minni di Sant'Agata (queste, infatti, vengono fatte risalire ai culti eleusini dove, in occasione dei riti demetriaci, si usava consumare dei panetti dolci il cui aspetto riproponeva il seno della dea Demetra), sono le Minni di Virgini ("seno di vergine"), un dolce tradizionale di Sambuca di Sicilia, suggestivo borgo in provincia di Agrigento. Un dolce da forno dalla forma mammellare, con all'apice una protuberanza più scura. È composto da pasta frolla e contiene al suo interno crema di latte (biancomangiare), zuccata, scaglie di cioccolato e cannella.
Questo dolce, inserito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali, fu ideato nel 1725 da suor Virginia Casale di Rocca Menna, del Collegio di Maria di Sambuca. La suora la creò in occasione del matrimonio del Marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina.
Genesi di tale creazione viene descritta dalla stessa suora: "Guardavo questa mattina dalla finestra della mia stanzetta le colline che si susseguono dalla Valle dell'Anguillara sino alla collina del Castellaccio e alla costa della Minnulazza. La forma delle colline mi ha suggerito che noi dovremmo presentare ai marchesi un dolce che abbia la forma e, in quanto al contenuto porti la dolcezza di questa terra".
Il nome discenderebbe dalla stessa suora che ideò il dolce, Virginia della Menna. È probabile che, così come per le minne di Sant'Agata, l'usanza di fare dolci dalle forme mammarie deriva da un'antichissima tradizione legata a culti femminili preesistenti, sviluppatisi in tutta la Sicilia.
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La ricetta delle minni di virgini
Per la frolla: 400 gr di farina 00, 150 gr di zucchero; 150 gr di strutto, un uovo, latte q.b., una bustina di vanillina.
Impastare su di una spianatoia la farina, setacciata, con lo zucchero, lo strutto tagliato a pezzetti, l'uovo e la vanillina, aggiungendo, appena l'impasto dovesse risultare troppo duro e secco, un po' di latte fino a ottenere una pasta liscia e omogenea. Formare una palla con la pasta, avvolgerla in una pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 60 minuti.
Per il ripieno: 800 ml di latte, 160 gr di zucchero, 130 gr di amido per dolci, 100 gr di zuccata, 80 gr di cioccolato fondente, cannella in polvere q.b.
Versare in un pentolino quasi tutto il latte (tenerne da parte un bicchiere) insieme allo zucchero e alla cannella in polvere e cuocere a fiamma moderata. Intanto che il latte si riscalda, versare l'amido setacciato in una scodella e scioglierlo con il latte freddo rimanente, da versare a filo. Quindi unire l'amido al latte nel pentolino e mescolare di continuo con una frusta. Quando il composto si sarà addensato a sufficienza (10-20 min), toglierlo dal fuoco e, sempre continuando a mescolare, versare la crema in una ciotola e lasciare raffreddare. Una volta tiepida, mescolare alla crema poche piccole scaglie di cioccolato.
Definizione del dolce - Stendere l'impasto fino a che abbia uno spessore di 5 mm circa e ritagliare un numero pari di dischi: una metà del diametro di 10 cm circa e l'altra metà del diametro di 16 cm circa.
Spalmare su ciascuno dei dischi piccoli uno strato di zuccata alto poco meno di un centimetro. Quindi ricoprire lo strato di zuccata con scaglie spesse di cioccolato e una dose alta e abbondante di crema. Sopra di questa porre qualche altra scaglia di cioccolato, un altro fiocco di zuccata e, infine, un ciuffetto di crema. Coprire la farcitura con uno dei dischi di pasta frolla più grandi, sigillando tutto attorno con le dita e dando alla cima la forma di un capezzolo. Quindi spennellare le minni di virgini con un po' di albume e metterle a cuocere in forno preriscaldato a 200 °C fino a doratura raggiunta (20 min circa). A fine cottura, porre i dolci a raffreddare a temperatura ambiente. Quindi spennellare con una glassa poco densa di zucchero a velo e acqua, cospargerle con i confettini di zucchero colorati e lasciarle asciugare prima di consumarle.
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