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Essere mamme oggi: com'è cambiato il concetto di maternità?

Consigli alle mamme che si sentono "cattive" per colpa del Mom Shaming

07 maggio 2021
Essere mamme oggi: com'è cambiato il concetto di maternità?
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Ogni donna ha il diritto di scegliere il proprio modo di essere madre, sempre mantenendo amore, cura e protezione verso i propri figli. E invece… "Ma non allatti?", "Sei uscita con tuo marito e hai lasciato i bambini con la babysitter?", "Come puoi vestire tuo figlio in questo modo?", "Hai ricominciato a lavorare così presto?".

Perché molte mamme si sentono in diritto di giudicare altre mamme? È un problema di competizione femminile? Dipende dai social network oppure è un fenomeno che è sempre esistito?

Più indipendenti e più emancipate come donne, più giudicate come madri. La psicologa Rossella Valdrè di Guidapsicologi.it ci racconta cosa significa essere madre nel XXI secolo e com’è cambiato il concetto di maternità oggi.

In cosa consiste il Mom Shaming? Che tipo di madre è solita essere vittima di questi attacchi?

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"Il Mom shaming è un fenomeno, diffuso oggi in tutto il mondo ma a mio parere più spiccato nei Paesi Occidentali, di pressione sociale sulla madre, di critiche maligne sul suo modo di allevare il figlio, che la porta a vergognarsi (shaming) di essere tale", spiega la dott.sa Rossella Valdrè.

"Spesso il tipo di madre vittima di questi attacchi - continua la dott.sa Valdrè - può essere una donna famosa o invidiata, e dunque la critica rientra nel generico tentativo di distruggerne l'autostima e l'immagine. Ma può capitare a qualunque donna, che abbia la sventura di avere attorno a sé una cerchia familiare insensibile e non empatica, o un vicinato invidioso, colleghe malevole, un ambiente sociale ipocrita e ipercritico".

Ognuna ha diritto di scegliere come essere madre. Ma com'è cambiata la maternità negli ultimi anni?

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"Certo, ognuna ha diritto di scegliere come essere madre, all’interno della propria consapevolezza. La maternità è certamente cambiata così come la coppia e la famiglia, la donna può scegliere quando avere un figlio e si è assistito ad un allungamento dei tempi prima di avere il primo figlio, soprattutto per le donne laureate. I padri sono oggi più presenti nella cura del bambino, le giovani madri spesso tornano al lavoro (ma purtroppo spesso no), quindi molte cose sono cambiate".

"Sul piano profondo, però - puntualizza la dottoressa Valdrè - sappiamo che i comportamenti degli esseri umani sono lenti a cambiare. Sul piano profondo la donna è ancora troppo spesso oggetto di ingiustificati sensi di colpa riguardo alla maternità, tutto quello che fa le sembra sbagliato, ed è su questo che punta il Mom shaming. Ma nessuna maternità, nessuna cosa umana è perfetta, né lo deve essere; una mamma deve poter sbagliare".

Perché molte madri si sentono in diritto di giudicare le altre madri?

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"Può darsi che il Mom Shaming sia sempre esistito e affondi le sue radici in problematiche anche inconsce di invidia e rivalità (su chi è migliore, più brava, più capace), ma certo la vetrina offerta dai social network dove tutto è esposto lo ha esasperato, come avviene per il corpo".

"Credo che risenta di una certa influenza sociale - continua la dott.sa Valdrè -, ossia, sia più frequente in ambienti alto borghesi o altolocati e tra i vip, dove appunto i figli sono pochi, molto esposti a mò di trofeo, e da essi la donna fa dipendere il suo valore [...] Inoltre, è possibile che molte madri si sentano in diritto di giudicare altre madri, per proiettare la loro inconscia insicurezza, così il discorso diventa: 'non sono io che non vado bene, sei tu'".

Come sopravvivere al Mom Shaming. Consigli per "cattive mamme".

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"Intanto, non sentirsi affatto "cattive" e cercare di ignorare assolutamente queste maldicenze, anche a costo di rompere qualche rapporto. Inoltre, come detto prima, tornare a comportamenti più riservati, fare meno uso dei social che sono spesso la bomba di innesco delle critiche. La maternità è fatto intimo, e tale deve restare. Ciò non vuol dire isolarsi, ma chiedere l’appoggio delle persone care e del marito, che devono aiutare la donna a non sprofondare in vissuti depressivi o di vergogna. Direi, insomma, che una buona stima di sé, la consapevolezza di sè, limitare o eliminare l’uso dei social per esporre la maternità sono le migliori armi contro il Mom shaming" conclude la dott.sa Rossella Valdrè.

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07 maggio 2021
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