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La lunga storia dell'elisir d'erbe nato nell'abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta

Dal 1868 l'Amaro Averna, l'amaro siciliano famoso nel mondo, mantiene segreta la sua ricetta

04 giugno 2020
La lunga storia dell'elisir d'erbe nato nell'abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta

Abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta - Foto di AlessandroAM - Opera propria, CC BY-SA 4.0

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Secondo una tradizione antichissima nata nelle abbazie fortificate benedettine e diffusa in Europa attraverso i monasteri cistercensi e cluniacensi, i monaci producevano, con una loro ricetta, un elisir di erbe che, pur essendo "amaro", era gradevole e possedeva, nelle credenze popolari, doti toniche e terapeutiche. 

Ciò accadeva anche nell'abbazia di Santo Spirito a Caltanissetta di cui, all'inizio dell'800, era benefattore Salvatore Averna, uno dei facoltosi membri più attivi della comunità nissena.

Nel 1859, in segno di riconoscenza, Fra' Girolamo, un frate cappuccino dell'abbazia, in punto di morte volle donare proprio a Salvatore l'antica ricetta di un infuso di erbe di erbe che i frati preparavano per curare febbri malariche, catarro intestinale e disturbi digestivi. 

E fu così che nel 1868 iniziò la produzione e la lunga storia dell'Amaro Averna, liquore siciliano famoso in tutto il mondo.

Averna, l'amaro siciliano

La produzione continuò passando di padre in figlio e Francesco Averna, figlio di Salvatore, oltre a promuovere l'amaro in Italia e all'estero, ricevette i regali riconoscimenti prima da Umberto I, poi da Vittorio Emanuele III. Alla morte prematura di Francesco, la moglie Anna Maria prese le redini dell'azienda, rappresentando un esempio più unico che raro di imprenditrice, donna, nel cuore della Sicilia di inizio novecento.

La terza generazione, cioè i figli di Francesco (Salvatore, Paolo, Emilio e Michele) consolidarono il successo dell'amaro e contribuirono all'evoluzione aziendale anche durante i due conflitti mondiali. Nel 1958 l'Azienda Averna divenne una società per azioni (la Fratelli Averna S.p.a) e qualche anno dopo fu anche costruito un nuovo stabilimento.

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Lo stabilimento Averna in via Xiboli a Caltanissetta
Foto di Stephen Woolverton - Opera propria, CC BY-SA 3.0

Una storia di assoluto successo internazionale, tutto siciliano e tutto interno ad una famiglia che è riuscita a trasformare quello che era nato come un prodotto artigianale in una delle aziende più importanti del mercato italiano.

Nel 2014 il Gruppo Campari ha acquisito il 100% della Fratelli Averna, mantenendo a Caltanissetta il cuore dell'attività, nello storico stabilimento, infatti, si produce ancora l'infuso macerato d'erbe che poi viene spedito al nord dove la produzione viene completata e l'amaro viene imbottigliato.

La ricetta segreta di Fra' Girolamo

L'etichetta creata dall'artista Alice Valenti per i 150 anni dell'Amaro Averna. L'illustrazione, intitolata "Il Dono", raffigura il momento esatto della consegna della ricetta al padre fondatore, Don Salvatore Averna, dal monaco Fra' Girolamo a Caltanissetta.
Etichetta limited edition per i 150 anni dell'Amaro Averna realizzata da Alice Valenti

La ricetta dell'Amaro Averna, a base di erbe, radici, scorze e bacche del territorio è coperta da un rigoroso segreto industriale: della ventina abbondante di ingredienti solo due, forse tre, persone al mondo conoscono i nomi e le corrette quantità.
Tra gli ingredienti conosciuti ci sono il limone di Sicilia, l'arancia amara e il melograno. Tutte le altre componenti sono "top secret".

Erbe, spezie e frutti arrivano nello stabilimento di via Xiboli da fornitori di fiducia dei territori circostanti, e vengono catalogate e stoccate con nomi di fantasia, gli stessi utilizzati da Fra' Girolamo.

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La ricetta dell'Amaro Averna, a base di erbe, radici, scorze e bacche del territorio è coperta da un rigoroso segreto industriale

Il mix di erbe, bacche e scorze viene poi lasciato in infusione per trenta giorni in alcool a 95 gradi, in una serie di sedici tini da 8 mila litri ciascuno. Alla fine di questo processo, una centrifuga separa il liquido da ciò che rimane delle erbe: ne esce il vero e proprio cuore del prodotto, una pozione alcolica dal profumo incredibilmente balsamico che dovrà poi essere diluita a dovere e miscelata con acqua e caramello fino a ottenere il giusto sapore, il giusto colore, il giusto grado alcolico. Il gusto pieno della vita, insomma.

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04 giugno 2020
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