La "rivoluzione" del settore retail nel 2022
Digitale, sostenibile, Hi-tech, esperienziale: i trend che secondo i professionisti del marketing domineranno il retail nel 2022

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Il 2021 è stato un anno di assestamenti, segnato da una lenta ripresa economica e ancora immersi nella pandemia di Covid-19, che continua a circolare pericolosa per il Paese. Ci si aspettava che, dopo l'"orribile" 2020, il 2021 sarebbe stato l'anno del ritorno alla normalità, ma purtroppo non è stato così.
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A causa delle circostanze, il settore retail si è trovato ad adottare una strategia flessibile, in grado di adattarsi alle nuove abitudini di consumo degli italiani, inducendo i professionisti del marketing a riorganizzare le proprie risorse e i propri canali di distribuzione per il 2022.
Tiendeo.it, azienda specializzata nella digitalizzazione del settore retail, ha realizzato uno studio coinvolgendo i professionisti del marketing* dei principali brand mondiali, che ha permesso di individuare i 5 trend chiave che rivoluzioneranno il settore retail nel 2022.
1. Crescita continua delle esperienze omnicanale
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Secondo lo studio "Retail Marketing Hot Trends 2022", il 58,6% dei retailer e dei brand scommetterà sui canali digitali nel 2022. L'evoluzione delle abitudini di acquisto ha portato il canale digitale a essere il mezzo preferito dai marketer per connettersi con i consumatori.
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Pertanto, l'investimento nei media tradizionali (TV, radio o pubblicità cartacea) si è spostato verso il mezzo digitale. È quanto evidenziato dallo studio, che mostra come marketing digitale (78%) e social network (67%) saranno gli investimenti a cui verrà riservato maggior spazio nei budget marketing 2022.
Ora più che mai, l'uso di strategie adattabili di fronte a un futuro incerto, insieme alla necessità di offrire esperienze omnicanale, costituiranno il fondamento delle strategie pubblicitarie.
2. Il boom del "negozio esperienziale"
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Il paradigma dei negozi tradizionali scompare per lasciare posto a quello dei negozi esperienziali. Negozi in grado di coniugare il mondo fisico e digitale in un momento e in un luogo specifici. Un effetto di questo cambio di paradigma è la crisi del modello di business dei centri commerciali a cui siamo stati abituati finora a favore di un modello più flessibile, in cui predomineranno campagne effimere o addirittura occasionali.
I centri commerciali cesseranno così di essere luoghi di passaggio per consolidarsi come punti di incontro dove gli spazi si trasformeranno in palcoscenici, e dove si potrà assistere a diversi tipi di spettacoli che invitano al consumo di un determinato prodotto o brand.
L'obiettivo di questo cambiamento di modello è quello di attirare il pubblico verso il negozio fisico (sia coloro che desiderano acquistare, sia coloro che al momento non manifestano tale intenzione) e creare così un'esperienza unica basata su emozioni in grado di sviluppare una connessione e un legame maggiori.
"Sebbene i negozi fisici continuino a riscuotere i consensi del pubblico, i consumatori sono sempre più alla ricerca di un'esperienza memorabile e fluida, in cui il digitale svolgerà un ruolo fondamentale", afferma Eva Martín, CEO di Tiendeo.
L'esperienza di acquisto del cliente è il fattore più importante nella strategia di marketing per il 73% dei professionisti*.
3. La tecnologia come catalizzatore del cambiamento
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Soluzioni digitali di assistenza alla vendita, chioschi interattivi, negozi cashless... Così sarà il futuro delle attività commerciali. Con l'incorporazione della tecnologia e dell'intelligenza artificiale nel processo di vendita, assisteremo all'apparizione sempre più frequente di negozi smart, che consentiranno ai consumatori di acquistare in luoghi praticamente con pochissimo personale e dove non è necessario passare dalla cassa.
Lo sviluppo di queste tipologie di negozi consente ai rivenditori di competere con i giganti dell'eCommerce fornendo un'esperienza più confortevole e senza attriti.
4. L'economia circolare, al centro delle strategie
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La preoccupazione dei consumatori per l'ambiente sta portando retailer e brand ad adottare una strategia più responsabile. Rifiuti Zero, il mercato dell'usato e quello d'occasione continueranno a crescere, e ci si troverà ad affrontare nel 2022 un tema cruciale per il settore: conciliare potere d'acquisto e tutela dell'ambiente.
Come ad esempio il Green Friday, ovvero il Black Friday di Ikea, collegato al servizio "Riporta e Rivendi", che da anni aiuta le persone a prolungare la vita dei propri mobili Ikea. In occasione del Green Friday i clienti hanno goduto di una valutazione pari al 50% in più del proprio usato. Un modo per fomentare il riciclo e disincentivare lo spreco.
Un altro aspetto degno di nota in relazione all'economia circolare, è l'impegno di diversi retailer a ridurre o eliminare la produzione dei propri cataloghi cartacei. Anche in questo caso, ne è un esempio la svedese Ikea, che ha annunciato l'intenzione di interrompere la stampa del suo noto catalogo cartaceo nel 2022.
5. Lunga vita al social shopping!
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Sebbene il social shopping sia una tendenza consolidata, nel 2022 vedremo sempre più brand e retailer utilizzare questo mezzo come complemento dell'e-commerce, dove il social selling si affiderà principalmente a influencer e brand ambassador. Secondo lo studio Tiendeo, il 68% dei retailer e dei brand prevede di aumentare la propria spesa pubblicitaria sui social media nei prossimi 12 mesi.
* Studio realizzato sulla base del parere di 358 amministratori e responsabili di brand e retailer del settore consumer, in posizioni di marketing digitale, trade marketing, e-commerce e vendita al dettaglio omnicanale, nelle categorie supermercati, casa, moda, elettronica, bellezza, giocattoli, restauro, motori, bricolage, animali domestici, sport, salute e viaggi, tra l'8 novembre 2021 e il 13 dicembre 2021.