Lenticchie (di Ustica) a Capodanno, auspicio di ricchezza e benessere...
Augurandoci che l'anno nuovo sia veramente migliore, vi invitiamo a mangiare un bel piatto di lenticchie di Ustica

Per il Cenone di Capodanno, le lenticchie mangiate allo scoccare della mezzanotte sono tradizionalmente auspicio di ricchezza e benessere per l'Anno Nuovo. Dopo questo 2024, che di cose brutte ce ne ha fatte vedere, noi vi consigliamo di mangiarne in abbondanza e scegliere quelle meravigliose di Ustica.
Chiamata "la perla nera del Mediterraneo" l'isola di Ustica (nel basso Tirreno, in provincia di Palermo, a un'ora di nave dal capoluogo siciliano) rappresenta la parte emergente di un grande vulcano sommerso e ha un aspetto scuro e aspro. Sarà per questa particolare configurazione geologica che Ustica esalta qualsiasi tipo di coltura mediterranea.
Ma la sua specialità sono certamente le lenticchie, piccolissime - più piccole rispetto alle altre prelibate e conosciute di Ventotene e Castelluccio -, le più piccole d'Italia e dal colore forte dato dalla terra lavica.
Molto ricercate e tradizionalmente piatto tipico della nobiltà napoletana, hanno un'alta valutazione sul mercato siciliano, in particolare da quando hanno ottenuto la certificazione di prodotto "DOP". Inoltre, le Lenticchie di Ustica sono un presidio Slow Food.
Insomma, non una semplice lenticchia ma qualcosa da salvaguardare come un vero e proprio patrimonio naturale.
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