Smart working e mal di schiena… Ci vuole la fisioterapia
Posture scorrette e sedute casalinghe possono far diventare cronico il dolore: come risolvere il problema con l'aiuto di un fisioterapista
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Si chiama "lavoro agile", smart working dall'inglese, ma per la colonna vertebrale è tutt'altro che agile il lavoro da casa.
Adoperare sedute improvvisate per l'utilizzo dei dispositivi che consentono di lavorare fuori dall'ufficio, pc, tablet, smartphone, può essere dannoso per la salute e scatenare quel fastidioso, a volte invalidante, mal di schiena, che è considerato il male del secolo.
Durante il lockdown una nutrita fetta della popolazione nazionale si è ritrovata a lavorare da casa su tavoli e sedie, addirittura dal divano, quindi non utilizzando sedie ergonomiche alla giusta altezza di una scrivania che consenta il corretto funzionamento del nostro sistema scheletrico. Il lavoro a distanza ha certamente permesso - e continua a permettere - il contenimento della pandemia di SARS-CoV-2, ma ha scatenato una "epidemia" di dolore cronico a livello lombare, dorsale, cervicale.
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È possibile trovare nella Fisioterapia l'alleato ideale per combattere queste tipologie di dolore senza per forza ricorrere all'utilizzo dei farmaci, e questo perché i fisioterapisti hanno abilità uniche che gli permettono di fornire assistenza individuale centrata sul paziente, con programmi specifici. Infatti la fisioterapia aiuta le persone con dolore cronico a sviluppare le competenze necessarie per poter gestire e controllare il dolore, e le aiuta inoltre ad aumentare le attività svolte e a migliorare la qualità della vita.
Come si svolge il lavoro del fisioterapista con i propri pazienti
La fisioterapia aiuta le persone con dolore cronico a sviluppare le competenze necessarie per poter gestire e controllare il dolore, le aiuta inoltre ad aumentare le attività svolte e a migliorare la qualità della vita.
Il fisioterapista nel corso del proprio intervento farà ciò che segue:
- Aiuterà i pazienti a capire in che modo il dolore è un sistema di allarme che viene attivato troppo facilmente quando si soffre di dolore cronico.
- Aiuterà i pazienti a ridurre la paura che associano al dolore.
- Aiuterà i pazienti a cambiare convinzioni e comportamenti errati.
- Informerà gli assisti sulla loro condizione e sulle possibili opzioni per gestirle.
- Incoraggerà i pazienti a partecipare ad attività fisica in modo sicuro.
- Esplorerà strategie a lungo termine per rafforzare la loro fiducia.
- Guiderà i pazienti a riprendere il controllo attraverso un percorso atto ad affrontare attività che provocano dolore, che per questo spaventano e si sono evitate.
- Aiuterà i pazienti a rimanere o a ritornare al lavoro.
Cosa succede nello studio di fisioterapia
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Nello studio, il fisioterapista farà l'anamnesi del problema, cercando di capire insieme al paziente di che disturbo si tratta e di valutare le possibili cause che hanno scatenato il dolore. Fatto questo, si penserà alla terapia più adatta, in genere un ciclo di sedute per la fisioterapia e la riabilitazione della colonna cervicale o di quella lombare a seconda della diagnosi effettuata.
L'obiettivo primario è sempre recuperare una buona elasticità della colonna e del collo, così da ridurre l’infiammazione, il dolore e le problematiche muscolari. La terapia, inoltre, serve anche a sbloccare la schiena e il collo con esercizi mirati e disegnati proprio sulle tue capacità e a migliorare lo stato di benessere.
Cosa succede dopo la fisioterapia
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La terapia, però, non si esaurisce nello studio di fisioterapia, al contrario, il fisioterapista provvederà ad assegnare una serie di esercizi per fare un po' di ginnastica a casa, così da alimentare la maggiore elasticità della schiena ottenuta con la terapia ed evitare pesanti ricadute dopo qualche mese. Questa componente "home made" è sempre fondamentale per mantenere i risultati raggiunti nello studio ed è anche un ottimo parametro per valutare il fisioterapista stesso e la sua serietà.
Infatti, bisogna affidarsi sempre a fisioterapisti iscritti all'Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (CLICCA QUI).