Un tabacco "Kentucky" siciliano per un sigaro bagherese - nicaraguegno
Si chiamerà "Nicita" e sarà un sigaro con tabacco coltivato in Nicaragua e a Bagheria

In Sicilia, Terra benedetta da Madre Natura, si coltivava anche - e si coltiva di nuovo - un tabacco di encomiabile qualità.
A coltivarlo oggi è Federico Marino che, dopo oltre 150 anni di inattività del territorio, ha riportato le piantagioni sull'Isola.
L'imprenditore palermitano da circa 3 anni, assieme ad un gruppo di amici e soci della cooperativa agricola "la Campagnola", ha iniziato nelle campagne di Cerda - patria del carciofo - con due tipi di tabacco: il 'Burley' (utilizzato per la concia di sigarette e pipe) e il 'Kentucky' (ideale per i sigari).
"Ai tempi di Garibaldi, la città di Palermo era una grande produttrice di Tabacco - racconta Marino -. Erano oltre 150 anni, quindi, che mancavano sull'Isola piantagioni di tabacco". "La prima produzione - continua l’imprenditore - ha dato 50 quintali di foglie con un investimento di circa 80mila euro. Da alcuni mesi, ci siamo spostati a Bagheria".
"Siamo tornati a coltivare piantagioni di tabacco grazie ad un imprenditore veneto - continua - che ha voluto investire qui in Sicilia nella convinzione che la nostra terra avesse tutte le carte in regola per un clima tipico di una vera e propria zona caraibica".
Oltre ad essere il primo produttore di tabacco tutto Made in Sicily, Federico Marino è anche il primo produttore in assoluto di sigari in Nicaragua grazie al suo sigaro "FM", il cui marchio è già registrato. Inoltre Marino, dopo una trattativa Sicula-Nicaraguegna, è pronto per la produzione di un sigaro speciale.
L'idea di realizzare un sigaro con foglie siciliane e nicaraguensi è piaciuta molto a Victor Calvo, imprenditore e produttore di sigari del Nicaragua, nonché amico di Marino. "Ero già venuto a Palermo, lo scorso inverno, per una visita esplorativa, adesso ho definito con il mio amico Federico l'accordo che prevede la produzione, nelle mie fabbriche in Nicaragua, di un sigaro realizzato con tabacco prodotto a Bagheria e nel mio paese, e che si chiamerà "Nicita", composizione delle prime tre lettere di Nicaragua e Italia".
"Il tabacco nicaraguese - spiega Marino, che sarà il distributore esclusivo del sigaro 'Nicita' in Italia - ha una qualità superiore, a mio parere, rispetto a quella del tabacco cubano o dominicano. Nelle prossime settimane le foglie saranno inviate in Nicaragua per la successiva lavorazione e produzione e contiamo di avere in commercio i sigari tra 4-5 mesi in tre formati diversi".
"La caratteristica di questo 'Kentucky' siciliano è che ha un'aroma diverso da quello che conosciamo noi in Nicaragua - aggiunge Victor Calvo - e il sigaro 'Nicita' sarà realizzato con una miscela di tabacco di Bagheria e di 'Liguero' di Estelì (la città considerata la capitale del tabacco del paese latino-americano, ndr). Le prime sperimentazioni che abbiamo fatto ci hanno dato risultati molto buoni".
Anche il clima siciliano, che sta diventando sempre più tropicale, agevola la crescita delle piante. "Abbiamo in Sicilia un clima molto favorevole per la produzione del tabacco - dice Federico Marino - e in pochi anni siamo riusciti a creare una piccola realtà con sette persone che si occupano di tutta la filiera interna dalla coltivazione all'essiccazione, tutto rigorosamente a mano".