Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Vi presentiamo la nuova "Guida Turistica ai Deserti Siciliani"

Nata nell'ambito del progetto "Acqua nelle nostre mani", la provocatoria guida racconta gli effetti della desertificazione

26 ottobre 2022
Vi presentiamo la nuova ''Guida Turistica ai Deserti Siciliani''
  • Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

Laghi trasformati in vaste superfici asciutte, fiumi tramutati in strade... La crisi climatica ha cambiato anche l'Italia che oggi è un paese a rischio desertificazione per oltre il 20% del suo territorio, con la Sicilia che raggiunge addirittura il 70%. Nonostante l'arrivo dell'autunno - e delle prime poche piogge, che hanno creato solo danni e disagi -, i deserti, concettualmente lontani ed esotici per l'Italia, stanno sempre più diventando triste realtà in molte zone della penisola, tra cui nella più grande Isola del Mediterraneo.

Progetto "Acqua nelle nostre mani"

  • Stai cercando impianti di irrigazione di ultima generazione? Trova le aziende specializzate più vicine a te - CLICCA QUI

A questo proposito, con la volontà di stimolare una forte reazione della collettività e proporre un uso più diligente dell'acqua, Finish - attraverso il progetto "Acqua nelle nostre mani" - ha lanciato un ulteriore grido di allarme sul tema siccità, presentando la prima "Guida Turistica ai Deserti d'Italia".

Deserto di Agira

Il progetto, che nasce con il coinvolgimento del fotografo di fama internazionale Gabriele Galimberti, vincitore nel 2021 del World Press Photo con il progetto "The Ameriguns", racconta di un viaggio, svolto durante i mesi scorsi con la sua collaboratrice e fotografa Camilla Miliani, che lo ha portato a documentare e raccontare delle "mete turistiche" anomale per il nostro paese, in via di desertificazione.

Il desertico fiume Dittàino

  • Vuoi scoprire Enna e la sua provincia? Trova le strutture ricettive del territorio - CLICCA QUI 

Le zone fotografate diventeranno oggetto di una mostra fotografica a Milano, che garantirà a chiunque lo vorrà di osservare una realtà non più così nascosta e improbabile per il nostro Paese, godendo di questi paesaggi mozzafiato di cui il Bel Paese non avrebbe bisogno. [Per scaricare la "Guida Turistica ai Deserti d'Italia" completa CLICCA QUI]

Di seguito i brevi profili dei deserti siciliani presenti nella guida.

IL DESERTO DI POZZILLO: UN IRRESISTIBILE PARADOSSO

Deserto di Pozzillo

In Sicilia, Gabriele Galimberti ha dedicato una particolare attenzione al Deserto di Pozzillo - un bacino creato dalla mano dell'uomo - con una capacità pari a 150 milioni di metri cubi d'acqua - che doveva alimentare la vita di un luogo che oggi si è prosciugato a causa della siccità. Complice anche una manutenzione che da decenni latita, con detriti che ostruiscono le tubature e che nel tempo lo hanno interrato sempre più, facendo sparire fino all'ultima goccia d'acqua.
Il lago, ormai deserto, siccità permettendo, è uno dei fulcri a livello regionale per il canottaggio con decine di gare ogni anno, e importanti eventi nazionali e oggi tutto questo, così come è apparso, rischia di scomparire definitivamente.

IL DESERTO DI AGIRA: LO SPETTACOLO DELLA SICCITÀ TRA LE DUNE

Deserto di Agira

Le dune di Agira un tempo erano prevalentemente coltivazioni cerealicole e leguminose, con una prevalenza di grano duro. Oggi, invece, lo scenario è quello di uno dei classici kolossal o western americani e che a causa del suo inaridimento produce fino al 30% di grano in meno rispetto al passato.

IL DESERTO DEL DITTÀINO: UNA STRADA DI ARGILLA

Deserto del Dittàino

Il fiume del Dittàino si fa strada in Sicilia e solca la Piana di Catania e ormai si può definire un fiume d'argilla - un tratto lungo oltre 100 km, così perfetto da fare invidia anche ai più abili maestri artigiani.
Un fiume composto da più rami confluenti: il Fiume Bozzetta, lungo 17 km (con i suoi vari affluenti tra cui il Torrente Girgia), il Torrente Valguarnera e il Torrente Crisa che vi si unisce presso la stazione ferroviaria di Pirato. Proprio da qui prenderebbe origine il Dittàino vero e proprio, che concluderebbe il suo corso come affluente di destra del Fiume Simeto, se non fosse per l'emergenza idrica di cui è già vittima da tempo la Sicilia.

- Enna, la provincia dei laghi (Guidasicilia)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

26 ottobre 2022
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia