"Curiosa, gelosa", di Christian Manuel Zanon - SOSPESA CAUSA DPCM
La mostra evoca due sentimenti-chiave alla base della ricerca di Zanon
Quando
da venerdì 16 ottobre a lunedì 11 gennaio 2021Negli spazi della galleria Massimo Ligreggi (Via Indaco 23 - Catania), la mostra di Christian Manuel Zanon "Curiosa, gelosa", la prima personale dell’artista nella galleria catanese. Con un testo di Anna Daneri e con un’opera sonora in collaborazione con Michele Spadaro.
Date e Orari - dal 16 ottobre 2020 all'11 gennaio 2021. Visitabile dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00. Chiuso sabato, domenica e lunedì. Ingresso gratuito.
Ideale incontro tra due luoghi, la cui distanza si è acuita durante la recente crisi sanitaria, la mostra offre un “percorso di conoscenza” della pratica dell’artista padovano. Prendendo a prestito il titolo di una delle opere esposte, "Curiosa, Gelosa" evoca due sentimenti-chiave alla base della ricerca di Zanon, per cui “la curiosità è un movimento di slancio, vitale. E la gelosia è un sentimento forte e sano, di tutela di ciò che amiamo”. Apertura verso il mondo, permeabilità e incontro non sembrano confliggere, nell’universo di Christian, con l’isolamento, la chiusura riflessiva, il silenzio.
La mostra ripercorre attraverso una selezione di una ventina di opere, attraversando i diversi linguaggi sperimentati dall’artista a partire dal 2003 (disegno, pittura, collage, scultura, audio, fotografia, scrittura, …), la sua ricerca quasi ventennale, evidenziandone la profondità dell’indagine, che attinge a saperi intrecciati in modo inedito e speciale, come la matematica, la musica, la linguistica, la fisica, la filosofia e tanta e sconfinata storia dell’arte.
Al centro infatti per Christian Manuel Zanon sta sempre l’opera, generatrice di intelligenza sensibile e aperta, fin dalla sua genesi, alla relazione e trasformazione a seconda degli spazi (e delle persone) in cui entra in dialogo. E’ così che alcune opere assumono configurazioni diverse, inattese.
Nelle parole dell’artista “la mostra è sperimentale, non incentrata sul presenzialismo autoriale, bensì sul rapporto intimo con le opere. L'autore, “assente di diritto”, progetta e processa, anche a distanza. “Progetto” e “Processo” quindi come modalità cardini: l'organismo-mostra trova vita e forma, raccontando in seconda istanza anche la sua stessa genesi.”