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"House of Us" della regista Irina Brook

Con la produzione del Teatro Biondo e gli allievi della “Scuola di recitazione e professioni della scena”

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Quando
da mercoledì 29 settembre a domenica 03 ottobre 2021

Apre al pubblico il progetto "House of Us" della regista Irina Brook: dal 29 settembre al 3 ottobre, negli spazi della Fondazione Sant’Elia (Via Maqueda 81 - Palermo). Ogni ora a partire dalle 16.30 e fino alle 21.30, si potrà partecipare a una esperienza catartica, che lo spettatore vivrà condividendo con gli allievi della Scuola di recitazione e professioni della scena del Teatro del Biondo e con l’attore Geoffrey Carey le “stanze” di una casa simbolica, nella quale prendono corpo i ricordi, le passioni, i sogni di una famiglia di teatranti.

Nel percorso intimo e suggestivo, immaginato dalla regista nelle stanze del settecentesco Palazzo Sant’Elia, si snodano ambienti, racconti, atmosfere rarefatte e fortemente suggestive, che raccontano come tanti tasselli di mosaico, la vita personale e professionale dell’artista: il rapporto con il padre, il grande regista Peter Brook; il dolore, ancora intenso, per la morte della madre, l’attrice Natasha Parry, scomparsa nel 2015; la solitudine e l’isolamento, ma anche la necessità di condivisione con l’altro, la fiducia irremovibile dell’artista verso l’umanità e la nostra sete di contatto, in un momento storico del tutto eccezionale.


Ph - Rosellina Garbo

Dopo tre anni di scrittura, sogni, interruzioni, riprese e disegni, House of us prende corpo in una performance immersiva, un work in progress che parte da Palermo, negli spazi della Fondazione Sant’Elia, per trovare nei prossimi anni nuovi capitoli e nuove esperienze in giro per il mondo. Irina Brook, con la collaborazione di Angelo Nonelli, ha guidato gli allievi della Scuola del Biondo in una serie di laboratori nei quali i giovani si sono confrontati con i testi di Shakespeare e Cechov, per scandagliare la propria interiorità e interrogarsi sulla vocazione teatrale. I temi essenziali sono il teatro, la solitudine e la creatività.

L’intreccio rimanda all’Amleto di Shakespeare, il cui personaggio principale diventa simbolo dei nostri giovani – la “lost generation” –, e al Gabbiano di Cechov, opera emblematica sulle vite teatrali. L’interesse di Irina per la sindrome giapponese degli Hikikomori, stato estremo dell’isolamento giovanile, ha anche dato inizio a un’interessante collaborazione con il “Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata” dell’Università di Palermo.


Geoffrey Carey - Ph Rosellina Garbo

Lungo il percorso delle performance, l’incontro con un personaggio mitico, l’attore americano Geoffrey Carey, rappresenta lo spirito del Teatro e della madre di Irina. Un personaggio che racconta della sua ossessione per le “cose” e della sua incapacità di buttarle via; e del dolore di crescere come figlio, magro ed eccentrico, di un cowboy, star televisiva di Hollywood. Al culmine di questa passeggiata nell’immaginario dell’artista si approda alla “stanza di Cechov”, dove si sbircia dentro un salotto a lume di candela, scenario evocativo di un dipinto russo del XIX secolo. Qui due giovani attori recitano l’ultima scena del Gabbiano, senza la pressione di una platea o di un pubblico.


Ph - Rosellina Garbo


Il viaggio di ritorno attraverso le sale troverà spazi trasformati ed emozioni intensificate. Come in un concerto, il pubblico sperimenterà il contrasto dei diversi movimenti, dalla tranquilla introspezione alle esplosive celebrazioni russe della vita, attraverso il canto e la danza. Nelle ultime stanze, quando l’atmosfera si farà ancora più rarefatta, gli spettatori parteciperanno ad una cerimonia rituale propria della tradizione giapponese, mentre ritorna viva la voce di Natasha Parry, che nella penombra recita i Sonetti di Shakespeare. A chiudere il percorso, nella vasta sala da ballo, due video “impressionistici”, semplici immagini simboliche realizzate “in casa” da Irina Brook, che rappresentano un senso di liberazione dal peso del passato e una porta aperta sul futuro.

House of us è un progetto itinerante, che dopo l’esperienza palermitana troverà ulteriori sviluppi grazie a una residenza triennale al Teatro Stabile del Veneto, a un’ospitalità presso lo SPAC (Shizuoka Performing Arts Center) in Giappone e, nel biennio 2022-2024, ad altre tappe presso il Teatro Stabile del Veneto e la Pergola di Firenze per il Teatro della Toscana.  L’opera crescerà con i contributi di altri giovani studenti e artisti che vi prenderanno parte in ogni tappa.



BIGLIETTI 

INFO GREEN PASS
Dal 6 agosto, ai sensi dell’articolo 3 del d.l. 23 luglio 2021 n. 105, l'accesso ad "House of us" sarà consentito secondo una di queste modalità:
1. Test molecolare o antigenico rapido negativo effettuato nelle 48 ore precedenti l'ingresso
2. Prima dose di vaccino
3. Ciclo vaccinale completo
4. Certificato che attesti di essere guariti dal covid-19 negli ultimi 6 mesi
Sono esenti i minori di 12 anni e coloro che abbiano una idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della salute
Sarà obbligatorio munirsi di mascherina e rispettare il distanziamento sociale
L'evento sarà realizzato nel rispetto delle vigenti disposizioni sanitarie: in assoluta sicurezza, posti numerati su pianta e biglietti nominali

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