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''Munnizza indifferenziata'': la Sicilia è fra le regioni peggiori in materia di raccolta differenziata

14 marzo 2006

E' salita al 24% la media nazionale della raccolta differenziata, 13 punti in più rispetto al '98, un dato che secondo il Conai, il Consorzio nazionale che raggruppa circa 1,5 milioni di imprese associate, ''è apprezzabile'' anche se ''l'elemento dissonante è la grande disparità che esiste ancora tra le varie aree del Paese''. Nel Centro-Sud i livelli di raccolta differenziata variano dal 5 al 10%, mentre al Nord dal 30 al 43%.
I dati sono stati presentati a Palermo dal presidente del Conai, Roberto De Santis, alla presenza del ministro per l'Ambiente, Altero Matteoli.

La maglia nera spetta al Molise che nel 2004 ha fatto registrare il 3,6% di raccolta differenziata, mentre la regione più virtuosa è il Piemonte con il 43,9%. La maggior parte delle regioni del Centro-Sud si attesta sotto il 10%: Sardegna (5,3%), Sicilia (5,4%), Basilicata (5,7%), Puglia (7,3%) e Lazio (8,6%). In Campania è del 10,6%.
Proprio per incentivare la raccolta differenziata nelle aree in forte ritardo, il Conai ha elaborato un progetto straordinario che prevede un investimento di 6 milioni di euro nel triennio 2006-2008 e coinvolgerà sette regioni (Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna), 70 comuni e una popolazione di circa 7 milioni di abitanti, il 30% del totale residente nelle aree coinvolte. Il piano punta a supportare l'avvio della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio dove non è ancora realizzata; l'aumento della percentuale di raccolta di rifiuti di imballaggio; l'incremento della qualità di materiali raccolti.
Il Conai metterà a disposizione di regioni e comuni progetti, contributi in funzione della situazione locale e dei risultati ottenuti, campagne di comunicazione, attività di formazione per gli operatori della raccolta, i tecnici delle amministrazioni e i cittadini.

''Questo piano - ha detto il ministro Matteoli - contribuirà in maniera efficace a superare quel gap tra il Nord, che ha superato la soglia del 35% prevista dalla legge, e il Centro-Sud ancora fermi rispettivamente al 18,3% e all'8,1%. Quello che resta della raccolta differenziata, poi, non deve più finire in discarica ma essere indirizzato verso inceneritori per il recupero energetico''.

E nella Sicilia della scarsissima raccolta differenziata, la maglia nera spetta alla provincia di Messina con il 2,53%, Ragusa invece ha il tasso più ''alto'', l'8,49%.
In totale in Sicilia vengono prodotti 2 milioni 544.316 tonnellate di rifiuti urbani, 507,54 chili per ogni abitante. La quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato è pari a 138.266 tonnellate, 27,58 chili per ogni abitante, contro i 65 chili delle aree del Nord.
Il dato è basso in tutte le province: Trapani 5,57%; Palermo 7,02%; Messina 2,53%; Agrigento 6,22%; Caltanissetta 4,53%, Enna 5,46%; Catania 4,65%; Ragusa 8,49%, Siracusa 4,13%.

''Nel piano regionale - rileva il Conai - sono proposte le linee guida per l'organizzazione della raccolta differenziata sul territorio: la produzione e la composizione merceologica del rifiuto in Sicilia attesta una presenza del 31,37% per la frazione umida e del 22,84% per carta e cartoni. La somma delle due frazioni è pari al 54% per cui è evidente che su esse è necessario puntare per raggiungere livelli di raccolta differenziata capaci di centrare la soglia del 35% nel 2008''.
Per quanto riguarda gli imballaggi a fine 2005 lo stato di convenzionamento della Sicilia con ogni singolo Consorzio di filiera presentava dati contrastanti: fra il 90 e il 95% per la carta e per la plastica, mentre gli altri Consorzi sono nell'ordine del 50% di popolazione coperta. I rifiuti di imballaggi conferiti al sistema Conai sono passati da 7,6 kg/ab convenzionato del 2001 a 19 kg/ab convenzionato nel 2005. '' Un livello - spiega il Consorzio - comunque nettamente inferiore al dato medio dell'area Sud (24 kg/ab) ed ancor più rispetto alla media nazionale di 56 kg/ab. Delle nove province solo quattro presentano dati di raccolta differenziata di imballaggi compresa fra 15 e 35 kg/ab, tutte le altre sono al di sotto dei 15 kg/ab''.

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14 marzo 2006
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