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Abbasso i pirati del mare! Consegnate da Legambiente 14 ''bandiere nere'' ad altrettanti pirati italiani

30 giugno 2006

Legambiente anche quest'anno ha consegnato i ''funerei vessilli'' a quei soggetti pubblici e privati che, sparsi in tutta Italia, si sono resi colpevoli di aver ''bistrattato e martoriato il mare con la cementificazione selvaggia, la cattiva depurazione e l'industrializzazione scellerata sulle coste''.
14 ''Bandiere nere'' per 14 ''Piarti del mare''. La cerimonia di consegna delle ''bandiere nere'' si è svolta ieri mattina a Reggio Calabria, in occasione del varo ufficiale della campagna di sensibilizzazione di Goletta Verde.
Tra le fila dei delegati dell'associazione ambientalista non c'era nemmeno un assente. Nessuno dei premiati, invece, si è fatto vedere.

La penisola brulica di piratacci da nord a sud, tanto che Legambiente ha ''gemellato'' Veneto e Sicilia, accomunate dalla ''stessa frenesia di costruire sui litorali''. Cementificazione selvaggia anche in Emilia Romagna, e in Liguria. Pirati del mare sono anche l'assessore ai trasporti del Friuli e la raffineria Api di Falconara nelle Marche. Il primo per aver favorito impianti di rigassificazione senza un'apposita pianificazione nel golfo di Trieste, il secondo (recidivo per il terzo anno di fila) per aver proposto la costruzione di altri due impianti di energia elettrica.
Ma in tutta l'Italia il problema che emerge in maniera più netta è la pressione turistica che si esercita sulle coste, bene, quest'ultimo, non rinnovabile e che soccombe sotto l'assalto dei vacanzieri.
In Sardegna, infine, premiato il presidente del parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena per aver deciso di mantenere la base militare Usa nell'isola di Santo Stefano ''in contrasto con i sentimenti del popolo sardo e degli organi istituzionali della Regione Sardegna''.

Ma noi, per ovvi motivi, vogliamo soffermarci su 2 delle 14 ''bandiere nere'' assegnate dalla associazione ambientalista: quella ''vita'' dal sindaco di Lipari Mariano Bruno e quella alla Giunta regionale siciliana per il tentativo di consentire l'ampliamento di strutture alberghiere sulla costa e l'approvazione di provvedimenti che autorizzano l'uso selvaggio delle spiagge e degli ambiti portuali.
Il nero vessillo va al sindaco di Lipari anche per la proroga dell'attività estrattiva della pomice concessa alla Pumex nonostante il distretto minerario ne avesse intimato l'interruzione e per aver inserito nel piano regolatore del Comune il progetto di realizzazione di una struttura aeroportuale in un'area di tutela assoluta.
Per quanto riguarda la Giunta regionale siciliana, la bandiera nera fa riferimento all'approvazione delle ''Disposizioni sul rilascio delle concessioni di beni demaniali e sull'esercizio diretto delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo'', un provvedimento che pone le premesse per un uso privato delle spiagge e degli ambiti portuali.

''Lo scenario che si prefigura è inquietante - ha detto Roberto Della Seta,  presidente nazionale di Legambiente -. Il 50% delle spiagge rischia di essere sottratto alla libera fruizione balneare per far posto a costruzioni che produrranno un forte impatto su un ambiente fragile e instabile''. Per lo stesso ''attacco alle coste'' la Sicilia è accomunata al Veneto dove la Giunta regionale veneta si aggiudica la bandiera nera per aver favorito la trasformazione del litorale della regione in una lunga striscia di cemento, ignorando aree protette e indicazioni dell'Unione Europea.
''La consegna delle Bandiere nere è ogni anno un appuntamento che ci mette di fronte alle due facce del nostro mare - ha continuato Della Seta -. Quello suggestivo dei borghi marini e delle spiagge incontaminate e quello bistrattato e martoriato dalla cementificazione selvaggia, dalla cattiva depurazione, dall'industrializzazione sulle coste e dell'utilizzo scellerato di questa risorsa. Per poter risolvere i problemi del mare bisogna tenere ben presenti queste due diverse realtà, valorizzando naturalmente gli aspetti positivi ed evitando di fare qualsiasi sconto a speculatori e pirati del mare''.

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30 giugno 2006
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