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Burian è passato...

In Sicilia, dopo un Capodanno di neve, ghiaccio (e disagi) le temperatura tornano a salire

02 gennaio 2015

Quello di quest'anno è stato un Capodanno sotto gelo e neve, esattamente come le previsioni avevano preannunciato nei giorni scorsi. Nevicate, ghiaccio e freddo hanno paralizzando soprattutto il centro sud e la costa adriatica e la situazione più critica - c’è da non crederci - è stata quella in Sicilia la situazione più critica.
Sospesa, ad esempio, la circolazione ferroviaria sulle linee Palermo-Roccapalumba-Agrigento e Roccapalumba-Caltanissetta a causa delle abbondanti nevicate, e molto disagevole è stata la viabilità stradale nell’entroterra.
Il vento gelido da nord-est, che ieri soffiava a 40 nodi (circa 80 chilometri orari) su Palermo, ha impedito per lungo tempo l'attracco delle navi nel porto: il traghetto "Vincenzo Florio" della Tirrenia, in arrivo da Napoli, dalle 6 di ieri mattina (orario d'arrivo previsto), è rimasta in rada per più di tre ore a circa 4 miglia dal porto; una nave crociera, la "Norwegian Jade", che sarebbe dovuta attraccare alle 6.30, è rimasta ferma a circa 20 miglia dalla costa del capoluogo siciliano.
Isolate le Eolie per due giorni: il mare forza 7 ha impedito l'approdo di traghetti e aliscafi.

Intanto, visto che la neve c’è (e il freddo pure... e tanto), sull’Etna tutti aspettano l’ultima abbondante nevicata affinché si possa anche sciare. Gli amanti della montagna e gli appassionati di sci e snowboard, controllano freneticamente le previsioni meteo, mentre i tecnici della funivia dell’Etna sono al lavoro dall’altro ieri sulle piste per renderle fruibili agli sciatori. Gli impianti a Piano Provenzana, versante Linguaglossa, apriranno il 2 gennaio: saranno operativi seggiovie e skylift a Monte Conca. La situazione è differente sui versanti nord e sud del vulcano. Se a Piano Provenzana, sono caduti 20 centimetri di neve, a Nicolosi ne sono caduti appena 10. "Perché le piste possano essere sciabili, occorrono almeno 30 centimetri di neve già lavorata - spiegano i tecnici della funivia - al momento stiamo lavorando per liberare gli impianti dal ghiaccio e con i mezzi per riportare la neve sulle piste. Nelle prossime ore sapremo, inoltre, se ad Etna Nord apriremo solo la seggiovia o anche gli skilift".

Situazione opposta a Piano Battaglia, la località sciistica in provincia di Palermo, dove fino a all’altro ieri c'è un metro e mezzo di neve, ma per gli albergatori non è una buona notizia. Gli impianti sono chiusi e le strade per accedere alla località sciistica del Palermitano sono poco percorribili a causa del ritardo dell'invio degli spalaneve. "L'allerta meteo era nota da dieci giorni - ha detto Mario Ziino, presidente degli operatori turistici che aderiscono all'associazione Piano Battaglia - eppure i mezzi sono arrivati con grave ritardo. Anche la turbina è entrata in funzione in ritardo. Gli effetti sono che anche questo fine anno molti vacanzieri hanno disdetto le prenotazioni e i rifugi e gli alberghi resteranno vuoti".
I mezzi spalaneve dalla Provincia sono passati alla Protezione Civile. "I funzionari della protezione civile mi hanno detto che non hanno risorse per garantire il servizio - ha aggiunto Ziino - Non solo gli operai terminano il loro turno alle 18 e riprendono solo l'indomani mattina. La neve della notte si accumula di nuovo e le strade restano di nuovo bloccate".

Intanto, l’ondata di gelo e neve che ha colpito soprattutto il Sud, è passata e "l’inverno torna a latitare sull’Italia". Ad Affermarlo è il meteorologo di 3bmeteo Edoardo Ferrara, annunciando che "il nuovo anno ci riporterà l’alta pressione, che almeno fino all’Epifania prevarrà sulla nostra penisola, pur con periodici disturbi indotti da veloci perturbazioni in discesa dal Nord Europa ma diretti principalmente verso i Balcani". Dunque, "avremo condizioni di tempo in prevalenza stabile e soleggiato, pur con qualche disturbo soprattutto nel weekend, quando sulle Alpi di confine tornerà un po’ di neve, mentre altrove transiterà una nuvolosità irregolare con qualche pioggia possibile sulle zone tirreniche nella giornata di sabato. Domenica, invece, qualche rovescio interesserà l'Abruzzo e le regioni meridionali, con vivace ventilazione settentrionale".
Anche per l’Epifania, l’Italia sarà 'terra di mezzo' tra anticiclone e correnti artiche dirette sull’Europa orientale. Sul nostro Paese, dovrebbe prevalere il primo, con bel tempo prevalente salvo qualche rovescio di passaggio lungo le regioni adriatiche. Le temperature subiranno un generale e netto aumento, che sarà particolarmente sensibile su coste, Alpi e Appennino.

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02 gennaio 2015
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