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Come stanno le coste italiane? Meglio grazie! Meno coste inquinate in Italia e i tratti vietati sono diminuiti di 13 km

08 maggio 2006

L'estate si avvicina e tutti gli amanti del mare si chiedono: chissà come staranno le nostre belle coste questa estate?
Per tutti quelli che si sono posti questa domanda ci sono delle buone le notizie: il mare italiano ritorna a splendere di un blu più intenso. I tratti di costa vietati alla balneazione a causa dell'inquinamento sono diminuiti infatti di 13,1 chilometri, una situazione che comunque lascia sostanzialmente invariata la condizione generale delle acque nazionali. Ma mentre in alcune regioni, come la Campania e la Sicilia, la situazione è in miglioramento, in altre (come il Lazio, in particolare la provincia di Roma) si registra un peggioramento dello stato delle acque marittime.
È quanto emerge dai dati che il Ministero della Salute ha elaborato sulla base di quelli inviati dalle Regioni per il monitoraggio delle acque di balneazione dello scorso anno.

“I dati - ha spiegato il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi - dimostrano che le acque di balneazione marine mantengono una buona qualità, in molte zone con punte di eccellenza, con una conformità agli standard europei del 93,8% e una stabilità rispetto allo scorso anno”. In particolare, su 7.375,3 km di costa quella inquinata risulta essere di 420,4 Km (5,7%), 13,1 km in meno rispetto allo scorso anno. “Le Regioni in cui si registra un netto miglioramento della balneabilità - ha aggiunto Cursi - sono la Campania, in particolare la provincia di Napoli, e la Sicilia. Il Lazio, e in particolare la provincia di Roma, presentano una posizione nella quale la costa balneabile diminuisce”.
La costa inquinata è così ripartita: 242,8 km permanentemente inquinata, e 32,9 km più altri 144,7 km vietati temporaneamente. La costa vietata per motivi indipendenti dall'inquinamento (parchi, zone militari, etc,) è di 878,3 km, mentre quella non controllata, per la maggior parte perché inaccessibile (scogliere), è di km 1044,9. I parchi marini sono aumentati di 6,5 km rispetto allo scorso anno per un totale di 154 km. Quest'anno la costa controllata e balneabile risulta di 5017,6 km, 18,2 km in più dello scorso anno.

Nei prossimi giorni, ha fatto sapere il sottosegretario Cursi, verrà pubblicato sul portale del Ministero della Salute il prospetto analitico dei dati regionali e provinciali sulla qualità delle acque di balneazione che riguardano, come ogni anno, il monitoraggio della scorsa stagione balneare.
“Questa situazione - conclude Cursi - dimostra, ancora una volta, che solo attraverso il controllo, l'operosità di tutte le Istituzioni coinvolte Comune, Province, Regioni e Arpa sia possibile raggiungere risultati importanti e positivi in molte zone nelle quali il turismo è ancora una delle industrie trainanti, e come tale va sostenuta e difesa. Inoltre la maggiore balneabilità delle acque rassicura i gestori degli stabilimenti balneari, commercianti, artigiani, e soprattutto i cittadini che possono godersi ancora di più questi beni della natura”.

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08 maggio 2006
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