Dopo la scoperta dell'inquinamento da idrocarburi delle acque provenienti dal potabilizzatore di Blufi, nei serbatoi di Cozzo della Guardia e di quelli del comune di Caltanissetta, SiciliAcque ha disposto un'attività di vigilanza a monte dell'opera di presa sul fiume Imera meridionale e a valle lungo l'acquedotto.
Ora il personale impegnato ha rilevato, domenica mattina, nei pressi della stazione pluviometrica in località c.da Ponte (Petralia Sottana), un forte acre odore lungo il corso del fiume.
Nella stessa mattinata il personale di SiciliAcque, impegnato nell'impianto di potabilizzazione di Blufi, le cui acque vengono tenute a scarico a monte dei serbatoi di Cozzo della Guardia ha avvertito un analogo intenso ed acre odore proveniente dalle vasche di omogeneizzazione in ingresso impianto.
Lo strumento analizzatore di T.o.c., installato in linea per rilevare la presenza del carbonio organico totale nell'acqua in ingresso, ha registrato valori anomali in aumento della sostanza monitorata e pertanto sono immediatamente scattate le misure di sicurezza disposte dalla società.
''La sostanza inquinante - hanno detto da SiciliAcque - è stata catturata nelle prime vasche, dove sono visibili ampie chiazze oleose sulle superfici dell'acqua, senza raggiungere la fase di filtrazione su sabbia. SiciliAcque ha già disposto i controlli sui campioni prelevati per verificare le caratteristiche specifiche della sostanza inquinante (quasi certamente idrocarburi) presente nelle acque del fiume Imera meridionale, mentre si prefigura un'azione dolosa estremamente grave ai danni della salute pubblica e di Siciliacque che, dopo le segnalazione fatte alle locali autorità inquirenti, si riserva di circostanziare il gravissimo episodio una volta completati i controlli disposti''.
