Esplosione dal cratere dello Stromboli. Saltato il 'tappo' di materiale lavico all'interno del cratere sommitale

Dopo la forte esplosione parossistica, verificatasi ieri sera dal cratere sommitale dello Stromboli, che ha provocato la caduta di lapilli al di sopra dei 400 metri di altitudine e la caduta di cenere lavica nei centri abitati dell'isola, la nottata è trascorsa tranquilla. Infatti, l'improvvisa attività del vulcano non ha fatto scattare l'allarme tsunami.

L'esplosione era una delle ipotesi prevista da giorni dal dipartimento nazionale della Protezione Civile, dopo l'occlusione della bocca dovuta a crolli interni. La pressione nei condotti craterici è aumentata e la compressione ha causato la ripresa dell'attività parossistica, simile ma più forte di quella del 5 aprile scorso. L'esplosione è stata causata dal 'tappo' di materiale lavico che si era costituito all'interno del cratere sommitale, che è stato fatto 'saltare' dall'energia interna del vulcano.
Sabbia lavica è caduta anche nelle zone abitate dell'isola, senza causare danni a cose o persone.