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I ministri dell'Ambiente, della Salute e dello Sviluppo economico hanno detto stop agli inceneritori siciliani

16 febbraio 2007

Nei giorni scorsi è stato firmato dai ministri dell'Ambiente, della Salute e dello Sviluppo Economico il decreto interministeriale che sospende le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera di quattro inceneritori previsti dal Piano regionale dei rifiuti della Sicilia nei comuni di Augusta (SR), Paternò (CT), Palermo e Casteltermini (AG). A renderlo noto un comunicato del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
''La sospensione, in ottemperanza con quanto stabilito dalla conferenza dei servizi, si è resa necessaria - è scritto nella nota - dopo aver accertato irregolarità nelle procedure di autorizzazione del precedente Governo''. Il decreto stabilisce la sospensione fino alla conclusione del procedimento di rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale che dovrà avvenire entro 60 giorni dalla effettiva attivazione della procedura da parte della Commissione Ippc iniziata ieri.

''E' quantomeno singolare apprendere da un comunicato stampa che è stato emesso un decreto interministeriale che sospende le autorizzazioni, rilasciate dai ministri del precedente governo, per le emissioni in atmosfera dei quattro inceneritori previsti in Sicilia, senza aver mai ricevuto né la bozza né il verbale della conferenza di servizio nel corso della quale, oltre a dichiarare il mio dissenso, ho anche ribadito la competenza della regione per quanto concerne il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali''. Così ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, in risposta al decreto interministeriale, firmato dai ministri Alfonso Pecoraro Scanio, Livia Turco e Pierluigi Bersani. ''Competenza alla quale la regione - ha aggiunto Cuffaro, fra i più fervidi sostenitori degli inceneritori - non intende abdicare e che farà valere in tutte le sedi''.
''Mi auguro comunque che si tratti di una semplice sospensione che, - ha detto infine - seppure dovesse determinare ritardi, consentirà di attuare per intero il piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Se così non fosse, o se fosse finalizzata a fare riesplodere, questa volta in maniera irreversibile, l'emergenza rifiuti, i siciliani dovrebbero anche per questo essere grati a Prodi e a Pecoraro Scanio''.

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16 febbraio 2007
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