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Il ciclone è passato

Rientrato l'allarme: la tempesta ha colpito Lampedusa e Malta e ha lambito le coste sudorientali dell'Isola

08 novembre 2014

Il ciclone nostrano, simil tropicale e senza nome, è passato. L’allarme meteo è rientrato dalla mezzanotte, dopo avere colpito Lampedusa e Malta e lambito in serata di sfuggita le coste della Sicilia sudorientale, risalendo poi verso Est.
Secondo quanto ha reso noto la centrale operativa della Protezione Civile regionale fino ad ora non sono stati segnalati danni di rilievo, anche se prosegue l'ondata di maltempo in tutta l'Isola - e in particolare nelle zone del Ragusano, del Siracusano e del Catanese - con violente piogge e forti raffiche di vento.
Secondo l'ultimo bollettino diramato dalla Protezione civile erano previsti venti anche oltre 50 nodi sulla costa ionica della Sicilia. Il ciclone dovrebbe lentamente perdere potenza, spostandosi verso est per poi spegnersi in mare.
"Il fenomeno - informa una nota della Protezione civile - formatosi nella giornata di ieri sullo Stretto di Sicilia, ha seguito prima una traiettoria est-sud-est transitando da Pantelleria verso Lampedusa e Linosa, e poi ha virato verso est-nord-est in direzione di Malta. Nella notte, venti di burrasca e tempesta, pioggia intensa e mareggiate si sono registrati tra le province di Siracusa e Catania, per effetto dello stazionamento del ciclone a circa 30 chilometri dalla costa. Il fenomeno è ora in progressivo esaurimento".

Un ciclone si abbatterà sulle coste della Sicilia! (notizia del 7 Novembre) - Un ciclone di tipo tropicale potrebbe abbattersi nel tardo pomeriggio sulle coste siciliane, anche se la traiettoria del fenomeno "non è esattamente prevedibile". Il Dipartimento della Protezione Civile e la regione Sicilia stanno dunque attivando tutte le misure per ridurre i rischi, anche interrompendo le attività all’aperto.
Il ciclone, sostiene il Dipartimento della Protezione Civile, si è già formato sullo stretto di Sicilia, il suo centro si trova attualmente sull’isola di Linosa e si sta spostando nel Mediterraneo seguendo una traiettoria verso le coste siciliane. Nonostante non sia possibile indicare con certezza dove impatterà il ciclone, l’attuale movimento indica che la parte settentrionale della perturbazione potrebbe interessare nel tardo pomeriggio la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile parziale coinvolgimento anche di quelle di Agrigento e Catania.

L’intensità, sottolinea ancora la Protezione Civile, sarà variabile in funzione della traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo. La tempesta è caratterizzata da venti violenti con intensità di uragano che provocano condizioni di mare proibitive e mareggiate lungo la costa di particolare gravità. A questo può aggiungersi anche un brusco innalzamento del livello del mare. Una volta toccata la terraferma, il ciclone tende a perdere forza. Sulla base delle previsioni che, ribadisce il Dipartimento, "restano incerte su traiettoria e tempi di evoluzione", la protezione civile e la Regione hanno attivato il sistema nazionale per adottare tutte le misure preventive necessarie a ridurre il rischio. In particolare, si sta provvedendo ad interdire la viabilità costiera, interrompere tutte le attività all’aperto, garantire la sicurezza del traffico in porti e aeroporti e delle attività negli impianti industriali e delle reti di servizio. Sono inoltre state rafforzate le misure per l’eventuale risposta all’emergenza e, contemporaneamente, l’informazione alla popolazione.

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08 novembre 2014
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