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Il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, penserà agli asini (quelli veri) dell'Isola

30 settembre 2006

La Regione siciliana avvierà un coordinamento tra l'Istituto Zootecnico Siciliano, l'Assessorato all'Agricoltura, le associazioni degli allevatori ed i produttori per creare una apposita misura del Por per l'allevamento degli asini e la creazione di una filiera produttiva nella programmazione 2007-2013. È questo l'impegno assunto dal presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro intervenendo al secondo convegno nazionale sull'asino che si è tenuto la scorsa settimana a Palermo  presso la sala convegni dell'Istituto Sperimentale Zootecnico siciliano.
''È necessario - ha affermato Cuffaro - dare risposta alle diverse migliaia di famiglie siciliane che vivono il dramma delle intolleranze alimentari specialmente di bambini piccolissimi e che hanno necessità del latte di asina. Gli allevamenti asinini, quindi, sono una risposta terapeutica a queste famiglie, ma anche una occasione di sviluppo per l'impresa agricola siciliana che, su questa nicchia di mercato, può costruire una vera e propria filiera produttiva''.

Ed è stato lo stesso Cuffaro che dal convegno ha lanciato l'idea del progetto ''Adotta un asino'' che dovrebbe essere rivolto alle famiglie che hanno un fabbisogno continuo di latte d'asina. Ma l'obiettivo finale resta quello di una normativa. Attualmente, infatti, i pochissimi allevamenti siciliani e gli altrettanto pochi allevamenti nazionali (altre regioni interessate: Puglia, Toscana, Sardegna ed Emilia Romagna) non godono di una legislazione ad hoc che possa consentire la commercializzazione.
''Chiediamo un intervento in tal senso da parte dell'Unione Europea a maggior ragione oggi - ha affermato il presidente dell'Iszs, Nino Amato - che il nostro istituto, dopo un progetto di ricerca condotto in sinergia con un privato, è riuscito ad arrivare alla liofilizzazione del latte d'asina''. Quindi, una produzione integrata sposata anche dall'Assessorato regionale al Turismo.

''Pensiamo di lavorare - ha annunciato il dirigente generale dell'assessorato al Turismo Agostino Porretto - alla realizzazione di percorsi del silenzio che portino nelle zone interne dell'isola i segmenti del nuovo turismo culturale e naturalistico. Ed a questo proposito pensiamo che molti percorsi possano essere fatti proprio in groppa ad un asino''.
Tutte azioni che potrebbero, forse, scongiurare, la scomparsa delle razze siciliane (in tutto ne esistono 1.800 esemplari, di cui 900 di razza ragusana e alcune centinaia di razza pantesca).

Fonte: La Sicilia

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30 settembre 2006
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