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Il sindaco di Palermo Cammarata indagato per reati legati all'inquinamento atmosferico

25 luglio 2007

Un avviso di garanzia per reati legati all'inquinamento atmosferico è stato notificato nei giorni scorsi al sindaco di Palermo Diego Cammarata; agli assessori all'ambiente che si sono succeduti dal 2001 ad oggi, Lorenzo Ceraulo e Giovanni Avanti, e ai dirigenti del servizio Ambiente ed ecologia del Comune, Roberto Costantino e Attilio Carioti.
Secondo una consulenza dei carabinieri del Noe, negli ultimi sei anni a Palermo i limiti previsti dalla legge per gli ossidi e i biossidi di azoto e le cosiddette 'polveri sottili' sarebbero stati superati fino a cinque volte. Al sindaco, che sarà interrogato domani dal Pm Geri Ferrara, e agli altri indagati la Procura contesta la mancata adozione delle misure necessarie per contrastare il fenomeno. I reati ipotizzati sono l'emissione di sostanze pericolose e nocive e l'omissione di atti d'ufficio.

L'indagine è stata avviata nel 2005 a seguito di un rapporto presentato dai vigili urbani. L'adozione da parte dell'amministrazione comunale di alcune misure come il blocco del traffico un giorno alla settimana e la circolazione a targhe alterne, ha indotto la procura a chiedere e ottenere l'archiviazione del procedimento. I provvedimenti, però, sono rimasti in vigore solo qualche mese. Dopo la revoca delle misure i carabinieri sono tornati a fare i rilievi sulle centraline dislocate nei punti nevralgici della città verificando, tra il 2005 e il 2007 - gli ultimi dati sono di giugno di quest'anno - un ulteriore incremento dei livelli di ossidi e biossidi di azoto e delle polveri sottili.

Gli accertamenti effettuati dai militari dell'Arma hanno indotto il pm Geri Ferrara a richiedere la riapertura dell'indagine. Secondo la consulenza effettuata tra il 2001 e il 2005 a Palermo l'ossido di azoto, che per legge non può superare i 30 milligrammi al metro cubo l'anno, si è attestato tra i 60 milligrammi e i 155. Il valore massimo è stato registrato nel 2005 in via Di Blasi, nei pressi della circonvallazione. Nettamente superiore alla media anche il biossido di azoto per cui la legge fissa il limite di 40 milligrammi al metro cubo l'anno e che, ad esempio nel 2005, ha raggiunto in alcune zone i 67 milligrammi. Ancora più allarmanti i dati relativi alle polveri sottili (pm10).
''Con riferimento alle polveri sottili - si legge nell'avviso di garanzia -, da cui derivano danni all'apparato respiratorio e cardiovascolare, si è registrato il superamento dei limiti giornalieri per 92 volte nel 2001, per 179 nel 2002, per 223 nel 2003, per 251 nel 2004 e per 347 nel 2005. Infine i valori hanno subito una vera e propria impennata tra il 2006 e il 2007 quando il limite del PM10 è stato superato per 633 volte''. Gli indagati, secondo il pm ''avrebbero indebitamente omesso di adottare atti del loro ufficio che, per ragione di igiene e sanità, dovevano essere compiuti senza ritardo con conseguente causazione di emissioni moleste derivanti anche dal traffico veicolare degli inquinanti atmosferici''. [ANSA Ambiente e Territorio]

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25 luglio 2007
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