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La provocazione di Greenpeace: a Messina hanno distribuito pillole per un post incidente nucleare

09 febbraio 2010

Greenpeace nei giorni scorsi ha distribuito a Messina, e in altre 21 città italiane, il "Nuclease65", pacchetti di finte pillole allo iodio comprensive di materiale informativo sui problemi alla salute causati dal nucleare. L'attività di Greenpeace simula quella dell’Agenzia di Sicurezza Nucleare francese che distribuisce queste pillole alla popolazione che abita a 10km dai siti nucleari. Se il nucleare tornasse nel nostro paese, la nuova Agenzia di Sicurezza Nucleare italiana dovrebbe pianificare la stessa distribuzione anche in Italia.
I volontari dell’organizzazione hanno invitato i cittadini a firmare una petizione - on line sul sito www.nuclearlifestyle.it - per chiedere ai candidati alle regionali di dichiararsi contrari al nucleare.

"Visto che il Governo continua a non dichiarare dove intende realizzare le nuove centrali nucleari, Greenpeace distribuisce le finte pillole nelle città in tutte le regioni italiane - ha spiegato Andrea Lepore, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace - Dovunque una centrale venisse costruita, la popolazione dovrebbe rassegnarsi a convivere con i rischi del nucleare".
Lo ioduro di potassio che viene distribuito in Francia serve a saturare la tiroide di Iodio, riducendo il rischio di assorbire lo Iodio-131, uno degli elementi radioattivi che viene emesso dalle centrali nucleari in caso di incidente. Le pillole riducono il rischio alla tiroide ma non danno alcuna protezione dagli altri elementi radioattivi - come il Cesio-137, lo Stronzio-90, il Plutonio-239 e altri – che possono accompagnare il fall out di un disastro nucleare.

Quello dei rischi per la salute è solo uno dei problemi del nucleare:
il nucleare è costoso, pericoloso e il problema dello smaltimento delle scorie radioattive rimane irrisolto. Nonostante questo, l’attuale Governo intende imporre il nucleare ai cittadini italiani che, come al solito, pagheranno salata questa follia.
Il nucleare deve dunque essere un tema fondamentale delle prossime elezioni del 28 e 29 marzo. Per fare pressione sui candidati alle regionali, Greenpeace ha lanciato un sito web dedicato - www.nuclearlifestyle.it – dove i cittadini possono interagire e firmare la petizione contro il nucleare.
"I candidati alle prossime elezioni regionali devono dichiarare pubblicamente la loro posizione sul nucleare e indicare ai loro elettori, con chiarezza e senza nessuna reticenza, se saranno disposti ad accettare una centrale nucleare nel territorio della regione che intendono governare" conclude Lepore.

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09 febbraio 2010
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