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La Sicilia libera dagli Organismi geneticamente modificati. Sempre più comuni siciliani diventano Ogm free

Il Comune di Palagonia (CT) e quello di Campobello di Mazara (TP) contro l'utilizzo degli Ogm

05 agosto 2004

Sempre più comuni siciliani votano la propria coscienza verso la libertà dagli Organismi geneticamente modificati (Ogm free).
Adesso anche l' intero territorio comunale di Palagonia, in provincia di Catania, sarà 'libero' dagli Ogm. La decisione è stata presa dal consiglio municipale che ha approvato un atto deliberativo che prevede, tra l'altro, Palagoniaseveri controlli. ''Su questo importante argomento - ha spiegato il sindaco di Palagonia, Fausto Fagone - chiederemo al Governo un impegno per un controllo maggiore sui prodotti agricoli per la possibile presenza di Ogm, una valorizzazione dei prodotti di origine, naturali e locali e di far sì che le procedure di autorizzazione di sperimentazione in campo aperto di Ogm prevedano la richiesta di parere dell'autorità amministrativa locale rendendolo di dominio pubblico''.

Anche la giunta comunale  del comune di Campobello di Mazara (TP), in collaborazione la Coldiretti di Trapani, ha approvato un atto di indirizzo per la tutela del territorio da contaminazioni derivanti dagli organismi geneticamente modificati.
"E' un primo passo – ha detto il sindaco di Campobello, Daniele Mangiaracina – verso una serie di provvedimenti e misure di natura amministrativa, che avranno l'obiettivo di migliorare e rendere più sicure le condizioni di vita del nostro territorio, salvaguardandone la sua integrità sotto ogni aspetto. A breve sarà così avviata una campagna informativa sugli alimenti biologici e di qualità, sull'importanza di una sana ed equilibrata alimentazione, sui rischi connessi all’uso di alimenti contaminati da Ogm". "Inviteremo – ha aggiunto inoltre il sindaco – le ditte fornitrici di pasti e derrate alle mense pubbliche, e quindi anche quelle scolastiche, a dichiarare formalmente l'utilizzo o meno di Ogm negli alimenti. Contestualmente chiediamo sin da ora che da parte delle autorità di controllo ci siano maggiori e più rigorosi controlli sui prodotti da semina, e al contempo una valorizzazione, attraverso mirate campagne pubblicitarie, dei prodotti tipici del territorio".

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05 agosto 2004
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