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Sapore di sale, sapore di mare...

La spiaggia di San Gregorio (ME) che ispirò Gino Paoli non esiste più. Inghiottita dal mare

29 ottobre 2014

Sapore di sale,/ sapore di mare, / che hai sulla pelle, / che hai sulle labbra, / quando esci dall'acqua / e ti vieni a sdraiare / vicino a me / vicino a me.
Difficile non conoscere i versi della canzone di Gino Paoli "Sapore di sale", canzone che, si dice sia stata ispirata al cantautore genovese da una spiaggia nostrana, la spiaggia di San Gregorio a Capo d’Orlando, in provincia di Messina.
Oggi quella spiaggia lungo la costa messinese non esiste più: spazzata via dal mare, dall'inesorabile fenomeno erosivo che in diversi tratti della costa ha continuato a inghiottire ogni anno metri e metri di spiaggia.
Nel borgo di San Gregorio l'effetto è forse più evidente e preoccupante: il mare si è avvicinato alla strada sempre di più, specie negli ultimi quattro o cinque anni. Fino ad arrivare quest'estate a lasciare in alcuni punti solo un paio di metri di spiaggia. Ma da qualche giorno, con le prime mareggiate autunnali, il mare è arrivato a inghiottire tutto.

La zona, come del resto gran parte della costa messinese, negli ultimi decenni è stata interessata da un fenomeno di cementificazione che ha profondamente modificato l'assetto idrogeologico del territorio. Ma non è facile individuare la causa del fenomeno.
"L'erosione delle coste interessa ormai diverse zone del Mediterraneo", dice il sindaco di Capo d'Orlando, Enzo Sindoni. "Il Comune ha predisposto un progetto di intervento - aggiunge - ma dal 2009 attendiamo risposte dalla Regione. C'era anche un progetto della Provincia, abbiamo chiesto un finanziamento, magari parziale, per arginare l'erosione. Ma niente, nessun segnale".
"Fa rabbia - prosegue Sindoni - perché i fondi comunitari ci sarebbero, ma non vengono utilizzati. Se la Regione continuerà a non ascoltarci, il Comune non resterà immobile e farà la sua parte, pur con le poche risorse che abbiamo a disposizione. Potremmo 'agganciarci' ai lavori del vicino porto, vedremo quale sarà la soluzione migliore. Quel che è certo - conclude Sindoni - è che faremo di tutto per salvare la spiaggia di 'Sapore di sale'".

"Le cause della 'scomparsa' delle spiagge, come quella di San Gregorio, sono principalmente tre: la cementificazione dei letti dei torrenti della zona, che ha sensibilmente diminuito l'apporto di detriti e materiale che serviva ad alimentare la spiaggia, l'urbanizzazione della fascia costiera particolarmente intensa a partire i anni '60 e certe opere di difesa del litorale che hanno semplicemente spostato l'erosione". Salvatore Granata, presidente onorario del circolo Legambiente Nebrodi, per anni si è occupato per conto dell'associazione ambientalista del fenomeno dell'erosione della costa del messinese. E oggi non è sorpreso dall'avanzamento del mare, che ha inghiottito la spiaggia del borgo del comune di Capo d'Orlando. "Oggi non ci si può più meravigliare di quello che accade - aggiunge Granata - le coste vanno costantemente monitorate, le spiagge vanno tutelate, anche integrandole con versamenti artificiali".

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29 ottobre 2014
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