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Sequestrati gli impianti della distilleria più odiata dai Siciliani. La Bertolino è fuori legge

Il comune di Partinico può ritornare a respirare: gli impianti della distilleria Bertolino sono illegali

24 marzo 2005

In Sicilia le battaglie contro la distilleria dell'imprenditrice Antonia Bertolino sono parecchio conosciute, in particolar modo quelle con i cittadini di Partinico, comune a venti chilometri da Palermo.
Una struttura (che per il tipo di attività che svolge è la più grande d'Europa) che da sempre ha destato la preoccupazione degli ambientalisti - ma non solo di loro -, per via delle emissioni, riconosciuti seriamente inquinanti, per la gestione dei rifiuti prodotti e per il particolare cattivo odore diventato, purtroppo, segno distintivo della cittadina.

Dopo numerose segnalazioni e denunce rivolte all'imprenditrice, che si è sempre difesa vantando l'assoluta regolarità dei propri impianti, ieri la polizia ha iniziato il sequestro di una parte dell'azienda, perché considerato fuori legge.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Palermo, Gioacchino Scaduto, su richiesta del procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e dei sostituti Geri Ferrara e Gianfranco Scarfò.
L'azienda Bertolino, secondo l'accusa, avrebbe pure gestito illegalmente i rifiuti prodotti dalla lavorazione delle vinacce, e all'imprenditrice sono state contestate anche le ''emissioni moleste'' prodotte dalla distilleria e che per tanti anni hanno procurato disagi agli abitanti di Partinico.

Le approfondite indagini svolte dagli investigatori sono state supportate dall'aiuto di consulenti dell'ambiente.
L'inchiesta è cominciata un anno e mezzo fa. Il fascicolo sull' inquinamento atmosferico è stato aperto a seguito della diffusione dei dati di un monitoraggio sull' aria effettuato dalla Provincia.
Dal test venne fuori che nella zona del partinicese il tasso di polveri inquinanti era superiore ai limiti di legge. I dati provocarono allarme nella cittadinanza che si mobilitò con una raccolta di firme. Proprio le istanze della cittadinanza diedero input all'indagine.

E' stato accertato, inoltre, che Antonia Bertolino è titolare di altri stabilimenti nel Nord, e in queste strutture ha proceduto, ''costrariamente a quanto non ha fatto a Partinico'', ad adottare, spiegano gli inquirenti, le procedure per il rispetto dell'ambiente e applicando le norme imposte dalle amministrazioni locali.

Vogliamo ricordare che qualche mese fa l'intero consiglio comunale di Mazara del Vallo, improntò una grande manifestazione (minacciando di non fare partire il Satiro Danzante per la grande esposizione di Aichi, in Giappone)  proprio contro l'insediamento di una distilleria Bertolino, in territorio trapanese (leggi).

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24 marzo 2005
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