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Sorgerà sui tetti dei plessi della cittadella universitaria di Palermo un dei maggiori impianti fotovoltaici siciliani

01 settembre 2011

Un impianto fotovoltaico di 740 metri quadrati, uno dei maggiori in Sicilia e uno dei più grandi a livello universitario in tutta Italia. E' in costruzione sul tetto dell'edificio del dipartimento di Ingegneria chimica dell'Ateneo di Palermo ed è il primo di una serie di altri quattro impianti che puntano a rendere l'istituzione sempre più autosufficiente dal punto di vista energetico.
"La nostra Università - spiega Gianfranco Rizzo, l'energy manager dell'Ateneo - nel 2008 ha prelevato dalla rete 20 milioni e 500 mila kilowattora di energia elettrica e ha consumato 490.000 metri cubi di metano, per una spesa complessiva di 4 milioni e 250 mila euro. Si tratta di cifre che la equiparano a un piccolo paese e che richiedevano una riflessione e una serie di azioni conseguenti".
"Per questo sono state avviate alcune iniziative che - dice il rettore Roberto Lagalla - puntano a conseguire risparmi, ma anche a fare assumere alla nostra Università un ruolo centrale nel dibattito internazionale sulle fonti rinnovabili e sull'ambiente. Per questo ci stiamo muovendo con decisione per utilizzare al meglio le ricadute della ricerca che i nostri dipartimenti svolgono da tempo in tema di energia, ambiente e mobilità. Non a caso partecipiamo al bando Pon per il rafforzamento delle strutture scientifiche e tecnologiche con un'azione centrata sulla mobilita' sostenibile e l'energia distribuita".

In particolare, gli interventi già effettuati e quelli in procinto di essere realizzati o in previsione potranno contribuire al conseguimento degli obiettivi di risparmio e di efficienza del Comune di Palermo nell'ambito del 'Patto dei sindaci', che vede mobilitate le municipalità di molte città europee nel raggiungimento dei target imposti dal piano per l'ambiente europeo. Il piano prevede entro il 2020 la riduzione delle emissioni di gas di serra del 20 per cento, l'innalzamento del 20 per cento delle quote di impiego di fonti energetiche rinnovabili e l'aumento del 20 per cento dell'efficienza energetica.

L'impianto in costruzione alla cittadella universitaria, con i suoi 100 kilowattora di picco, è potenzialmente in grado di produrre 140.000 kilowattora all'anno di energia elettrica, il 17 per cento del fabbisogno annuo dell'edificio. All'aggiudicatario del bando è stato richiesto di installare un display luminoso in posizione visibile che indichi in tempo reale la quantità di energia rinnovabile prodotta e la quantità di emissioni di gas di serra evitate.
"Si tratta - dice Rizzo - di un forte elemento di comunicazione verso l'esterno e un forte strumento di formazione alla sostenibilità per gli studenti". Non è la sola iniziativa: l'Ateneo, grazie alla liberalizzazione del mercato per la vendita di energia elettrica e gas, ha aderito a un consorzio di acquirenti di energia con un risparmio previsto, a parità di consumi, di 800 mila euro per la luce e di circa 90 mila per il metano.
Sta poi per essere realizzato ad Architettura un impianto pilota di controllo a distanza che sfrutta la rete WiFi del Parco d'Orleans e consentirà, a costi estremamente contenuti, di verificare lo stato di accensione degli impianti di illuminazione e di tenere sotto osservazione le pertinenze dell'Ateneo. [Adnkronos/Ing]

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01 settembre 2011
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