Trent'anni di Bandiere Blu
Alla Sicilia vanno sei Bandiere Blu, segno della crescente attenzione verso la tutela del patrimonio ambientale
Anche quest’anno è arrivato il tradizionale appuntamento con le Bandiere Blu, i riconoscimenti assegnati dal 1987 ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici in 49 Paesi dalla ong danese Foundation for Environmental Education.
Il bilancio italiano sale ancora, in continuità col passato: dalle 147 località del 2015 si passa infatti, al netto di sette esclusioni, a 152, per un totale di 293 spiagge premiate. Già, perché le Bandiere Blu possono essere rilasciate anche per più tratti di litorale compresi nello stesso territorio amministrativo e ovviamente valgono solo per quella specifica porzione di costa. Insomma, nella sostanza dei fatti sono sì assegnate a un comune ma devono - spesso qualcuno fa il furbo - essere esposte e sfruttate a fini turistici solo in certi tratti e non su tutta la costa comunale.
Alla Sicilia sono state consegnate sei Bandiere Blu. Sei "perle" premiate per la qualità delle acque di balneazione - con analisi batteriologiche superate per quattro anni consecutivi -, ma anche per il turismo sostenibile, l'attenta gestione dei rifiuti e la valorizzazione delle aree naturalistiche.
Nell’Isola, quest'anno, la mappa delle spiagge più belle e incontaminate si arricchisce di una nuova entrata con Marina di Ragusa che si affianca a quelle già assegnate l'anno scorso: Tusa (Lampare), Lipari (Acquacalda e Canneto, e Spiagge Termali e Spiaggia Gelso a Vulcano), Ispica (Cirica - Santa Maria del Focallo), Pozzallo (Pietre Nere e Raganzino) e Menfi (Lido Fiori Bertolino - Porto Palo Cipollazzo).
"È la conferma l’attenzione crescente verso la tutela del patrimonio Sicilia", dice Coldiretti Sicilia commentando i risultati della XXX edizione Bandiera Blu 2016. "Il valore aggiunto della nostra Regione - rivela il presidente di Coldiretti Sicilia, nonché presidente nazionale Terranostra, Alessandro Chiarelli - risiede anche nell’offerta variegata delle strutture agrituristiche poco distanti dalle zone balneari. I segnali dei primi mesi dei flussi turistici sono stati positivi e speriamo possano crescere anche grazie a questi risultati".
I criteri guida per l'assegnazione delle Bandiere vanno dalla "assoluta validità delle acque di balneazione" (devono avere una qualità eccellente) all'efficienza della depurazione, dalla raccolta differenziata alle aree pedonali, piste ciclabili e spazi verdi.
"L'aumento di comuni Bandiera Blu - ha detto Claudio Mazza presidente della FEE Italia - è dovuto alla diffusione sempre più ampia a di buone pratiche ed una gestione sostenibile del territorio,che partendo dall'amministrazione comunale si allarga a tutti i settori, coinvolgendo con la filosofia del miglioramento continuo tutta la comunità locale. Il percorso di sostenibilità intrapreso determina un forte miglioramento delle località rivierasche e della qualità delle loro acque".