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Una cattiva annata per le olive

La campagna olivicola siciliana di quest'anno rischia una disastrosa debacle

22 ottobre 2014

Al contrario della vendemmia, che seppur meno produttiva presenta una qualità delle uve eccellenti (LEGGI), la raccolte delle olive in Sicilia quest’anno rischia seriamente di rivelarsi pessima.
"La campagna olivicola 2014 in Sicilia è a rischio: le cause sono diverse, a cominciare dalla diffusione nell'isola della "mosca dell'oliva". Si profila un calo di produzione e un'alterazione del mercato dovuta anche alla possibile immissione di grandi quantità di prodotto proveniente dal Maghreb. Bisogna adottare provvedimenti urgenti a sostegno degli agricoltori, e per la tenuta di un settore fondamentale per la nostra economia".
A lanciare l'allarme sono Giovanni Panepinto e Mariella Maggio, parlamentari regionali del Pd, che hanno scritto una lettera al presidente della commissione Attività produttive all'Ars, Bruno Marziano, per chiedere la convocazione della commissione alla presenza dell'assessore alle Risorse agricole e delle associazioni di categoria.

"Particolarmente esposti - proseguono Maggio e Panepinto - sono gli agricoltori e i produttori, singoli o in consorzio, che in questi anni hanno selezionato e qualificato la filiera produttiva rendendo l'olio siciliano di eccellente qualità: una qualità che adesso rischia di essere compromessa". "La rilevanza che il settore riveste per l'economia siciliana - concludono i due parlamentari del Pd - richiede una immediata valutazione della situazione e delle problematiche del settore olivicolo. Per tale ragione chiediamo l'urgente convocazione della III commissione, per affrontare la questione incontrando l'assessore alle Risorse agricole e il dirigente generale, nonchè i produttori e le loro associazioni più rappresentative".

Il problema della campagna olivicola 2014 siciliana è stato sottolineato anche dalla Confederazione italiana agricoltori che ha calcolato un calo di produzione di olio extra vergine che supererà il 50% e vaste aree olivicole con un calo produttivo che raggiunge il 70% della media.
Oltre alla "mosca dell'oliva", la Cia Sicilia ha individuato altre cause che hanno contribuito negativamente alla raccolta cominciata nelle scorse settimane:
l’andamento del clima anomalo, l’umidità eccessiva, le temperature estive al di sotto della media nonché le temperature aumentato solo nell’ultimo mese. Probabilmente tutto ciò ha causato alterazioni fisiologiche e sviluppo di malattie che hanno arrecato una eccessiva caduta prima della raccolta.

E’ una debacle per gli olivicoltori e per l’intera filiera olivicola in un momento in cui l’olio siciliano registra una presenza sempre più solida sui mercati nazionali ed esteri.
La Cia Sicilia ha invitato gli olivicoltori a segnalare i reali danni subiti per attivare una serie di misure compensative. Presso le sedi periferiche della CIA sono disponibili i modelli per segnalare i danni.

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22 ottobre 2014
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