Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Una nuova, ma non preoccupante, eruzione dell'Etna, il vulcano che scivola verso il Mar Ionio

31 marzo 2007










Nuova eruzione per il vulcano attivo più alto d'Europa e uno dei maggiori al mondo
. Stiamo parlando, ovviamente, del nostro Etna. Dall'altro ieri due colate laviche fuoriescono dai crateri sommitali del vulcano: una dalla frattura che si è aperta nella Bocca Nuova, che si dirige verso est, e una dalla base meridionale del cratere di Sud-Est che si dirige verso sud. Le due nuove colate sono state individuate durante un sopralluogo sul vulcano compiuto dai ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.
Fino a giovedì scorso i due 'bracci' lavici apparivano poco alimentati. Nella notte tra giovedì e venerdì, però, è stato registrato dagli esperti dell'Ingv un aumento del tremore nei condotti magmatici interni dell'Etna. Un dato che ha confermato il prosieguo dell'attività eruttiva cominciata il giorni prima.
Comunque, ieri pomeriggio è stato osservato il braccio più avanzato della colata, che staziona fermo e raffreddato nella desertica Valle del Bove. Segno che l'alimentazione alla 'bocca' o si è esaurita o è in forte calo. Assente l'emissione di cenere lavica.

Il fianco dell'etna che scivola verso il Mar Ionio - Durante le imponenti eruzioni laterali dell'Etna del 2001 e del 2002 l'intero fianco orientale del vulcano si è 'spostato' a una velocità doppia rispetto a quella consueta (da circa 2-3 centimetri l'anno a 6-8) mostrando una marcata tendenza allo 'scivolamento' verso il mar Ionio. Questo fenomeno, che ora è rientrato sui valori normali, ha causato un'eruzione anomala, per le modalità con cui è avvenuta, e che i vulcanologi hanno battezzato 'silenziosa', in quanto non preannunciata e accompagnata dal consueto tremore e dai terremoti che di solito precedono la fuoriuscita del magma.
Ciò è emerso da uno studio dei ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania sulla complessa dinamica dell'eruzione 'silenziosa' dell'Etna, che è iniziata il 7 settembre 2004 e si è conclusa il 12 marzo 2005, pubblicata sul Journal of Geophysical Research.

L'aspetto più singolare dell'eruzione silenziosa, secondo gli esperti dell'Ingv, consiste nel fatto che l'accelerato scivolamento verso lo Ionio del fianco orientale dell'Etna ha creato un vero e proprio 'strappo' nella parte centrale del vulcano che ha permesso la fuoriuscita del magma già presente all'interno del vulcano. In altri termini, spiegano gli autori dello studio, è stata la deformazione del fianco orientale a scatenare l'eruzione. Di solito succede l'opposto: il magma risale e preme per uscire deformando il vulcano. Questo studio assume una particolare importanza, oltre che per il fatto di riportare le prime evidenze strumentali di una diversa modalità eruttiva del maggiore vulcano attivo europeo, anche perché approfondisce alcuni aspetti di una parte dell'Etna che è strutturalmente instabile e che in epoca preistorica ha provocato imponenti frane verso il mar Ionio. Questo lato dell'Etna è considerato come un 'gigante dai piedi d'argilla' perché i potenti spessori di lave eruttati dal vulcano poggiano su un substrato argilloso che accresce l'instabilità del versante e la sua tendenza allo scivolamento verso lo Ionio.

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

31 marzo 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia