"Il rasoio di Occam" di Giusi Arimatea e G.M. Currò al Teatro Vittorio Alfieri di Naso (ME)
Un mondo in miniatura (ma profondo) si misura con la Grande Storia
Quando
domenica 28 aprile 2024Domenica 28 aprile (ore 18:00) al Teatro Vittorio Alfieri di Naso (ME) va in scena "Il rasoio di Occam" di Giusi Arimatea e Giovanni Maria Currò, quest'ultimo firma anche la regia.
Sul palco gli attori Mauro Failla, Tino Calabrò e Alessio Bonaffini.
Il 9 maggio 1978 svela il cadavere di Aldo Moro in via Caetani, nella Renault 4 rossa che diventò il simbolo degli anni di piombo. Una morte eccellente a catalizzare l'attenzione di un'Italia intera.
Ed è grazie alla radio che la cronaca nazionale irrompe in un tipico salone da barba del Sud, ove la grande storia per qualche ora si mescola a quella infinitamente piccola di tre uomini alle prese con una quotidianità all'apparenza tranquilla e acque interiori sempre sul punto di travolgerli.
Tra le note delle ultime hit del momento, contraltare alle disarmonie dell'esistenza, inconsapevolmente ci si dimena tra ciò che sembra e ciò che realmente è. A quanto pare braccati, eppure liberi per la prima volta di essere. Ognuno ha un passato da dimenticare e un futuro in parte da scrivere. Tutti parimenti distanti da quel mare che è a un passo, inafferrabile fantasma della vita e limes innanzi al quale arrendersi.
L'isolamento che per taluni vuol dire salvezza per altri è una trappola. E lì mete radici e prospera la frustrazione. Lì sfumano i confini della grande storia e rimane l'uomo, un mondo in miniatura. Unico ponte possibile tra gli individui la parola, atto politico per eccellenza, arredo dei luoghi disabitati dell'anima.
Tutto quanto, in una mattina qualunque, direttamente o trasversalmente investe i tre uomini e necessita allora una spiegazione. La teoria del rasoio di Occam propenderebbe per quella più semplice...
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