A Catania la mostra sulla nuova Cittadella Giudiziaria
Al MuRa (Museo della Rappresentazione) in mostra le tavole del Concorso di progettazione
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Dopo l'inaugurazione dello scorso 28 ottobre, a partire da oggi, mercoledì 9, e per tutto il mese di novembre, al MuRa (Museo della Rappresentazione) di Catania - via Etnea 742 - la mostra sui progetti per la realizzazione della Cittadella Giudiziaria cittadina verrà aperta al pubblico dalle ore 16.30 alle ore 19.00, tutti i mercoledì e venerdì.
Al piano rialzato del Museo saranno visibili le 78 tavole partecipanti alla prima fase. Al piano nobile, invece, le ulteriori 40 - otto per ogni finalista - della seconda fase, tra cui quelle del progetto vincitore del Concorso di progettazione.
La mostra, però, non è fine a se stessa, ma "apre a una visione e a una conoscenza più ampia della città - afferma il presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori etneo Sebastian Carlo Greco - il confronto con i progetti di Fichera, "padre" dell'attuale palazzo di giustizia in piazza Giovanni Verga, portano a un momento di riflessione sulle necessità della comunità etnea e sull'importanza di aprirsi a una progettazione che metta a struttura Catania, valorizzandone le caratteristiche, tra cui la presenza del mare".
La galleria è frutto dell'importante supporto dell'Università di Catania e del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, che ha messo a disposizione i propri spazi, sposando in toto l'iniziativa dell'Ordine e della Fondazione APPC (presidente Eleonora Bonanno). Un rapporto sinergico volto ad avvicinare il mondo accademico a quello professionale, ma anche a dar vita a manifestazioni che possano coinvolgere i cittadini, "al fine di accrescere la cultura della domanda e dar vita a una progettazione partecipata - aggiunge Greco - sono proprio gli abitanti e le associazioni del territorio a conoscerne criticità e necessità, fornendo preziosi spunti a chi deve ideare e mettere sul campo i progetti".
La mostra, dunque, rappresenta solo l'ultima delle operazioni nate dal confronto tra Ordine e Università, sfociato in un'intensa collaborazione a inizio 2022. Obiettivo principale quello di formare giovani con eccellente professionalità e pronti per il mondo del lavoro, oltre a guardare al futuro ed essere pronti per il processo legislativo che prevede le lauree con valore abilitante senza alcun esame di Stato.