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''Check Turismo 2006'' - In un'indagine di Federalberghi tutti i dati delle ferie estive

01 giugno 2006

Saranno oltre 6 milioni gli italiani che approfitteranno del ponte del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive. Di essi la stragrande maggioranza, pari al 90,7%, rimarrà in Italia. Solo il 7,5% sceglierà località al di fuori dei nostri confini. Questi solo alcuni dei dati emersi da un'indagine svolta dalla Federalberghi Confturismo, con il supporto tecnico dell'Istituto Dinamiche, svolta nell'ambito del programma "Check Turismo 2006", varato per tenere sotto stretto controllo l'andamento del mercato turistico.

In particolare, secondo tali previsioni, in prima fila saranno scelte le località marine, prese letteralmente d'assalto: il 51,5% sceglierà il mare italiano, il 17% andrà in località di montagna ed il 10,8% preferirà le città d'arte maggiori e minori. Un 4,3% preferirà le innumerevoli località termali del Bel Paese ed un 3,4% si bagnerà in uno dei tanti laghi italiani.
La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 219 euro e ciò determinerà un giro d'affari turistico pari a 1,35 miliardi di euro.
''Dopo l'ottimo andamento dei ponti primaverili e di Pasqua - ha dichiarato Presidente della Federalberghi Confturismo, Bernabò Bocca - anche il ponte del 2 giugno si prevede in crescita, come pure le prime proiezioni estive ci danno un risultato di lieve incremento rispetto al 2005, che conferma la lenta ma graduale ripresa del settore''.

L'indagine inquadra al meglio l'andamento previsionale non solo del ponte del 2 giugno, ma anche delle vacanze estive degli italiani. ''L'elemento da mettere adeguatamente in luce - ha sottolineato Bocca - è la forte domanda di turismo in Italia da parte degli italiani stessi. Infatti oltre 18 milioni di connazionali, rispetto ai 17 milioni del 2005, preferiranno località nostrane per trascorrere le proprie ferie estive, mentre 4,5 milioni rispetto ai 5,2 milioni del 2005, andranno all'estero''. ''Questo - ha aggiunto - conferma la competitività del nostro sistema turistico e mette nelle condizioni ottimali il neo Ministro dei Beni Culturali e Turismo, Francesco Rutelli, per approntare quelle misure di politica economica di cui il settore abbisogna''. Tra queste Bocca ha citato, ''la nomina dei vertici dell'Enit'', ''la definizione di stanziamenti adeguati e permanenti per la promozione dell'immagine Italia nel mondo'', ''il varo di misure fiscali per il turismo'', ''iniziative in materia di lavoro per garantire idonee forme di flessibilità indispensabili per le imprese che operano nel settore''.

In particolare, in riferimento alle prossime vacanze 2006, dall'indagine emerge che saranno 24 milioni gli italiani che prevedibilmente faranno vacanze questa estate. Al momento gli indecisi sono il 5,5% della domanda, pari a circa 2,5 milioni di persone. Coloro che invece sicuramente non faranno alcun periodo di vacanza durante il quadrimestre estivo saranno quasi 21 milioni di persone maggiorenni pari al 44,2%. Tra coloro che faranno sicuramente vacanze, il 76% rispetto al 72% del 2005 resteranno in Italia. Il 19%, invece, andrà all'estero, confermando la tendenza dell'italiano a scegliere sempre più vacanze nostrane meno care rispetto a mete estere più costose. Tra i mesi più gettonati, si assiste a qualche novità, rispetto all'anno passato. Incrementi per giugno e luglio, anche se agosto resta il mese più affollato: il 51,1% dei vacanzieri sceglierà questo mese per recarsi al mare o in montagna. Settembre, infine, sembra al momento il mese con il calo maggiore.
Sotto i riflettori della ricerca, infine, l'andamento del turismo estero in Italia durante l'estate. I segnali, al momento, fanno ben sperare in un buon recupero degli statunitensi e dei giapponesi, che cominciano a riaffacciarsi numerosi, pur a macchia di leopardo, in alcune città d'arte e d'affari. I tedeschi, inoltre, che costituiscono da sempre il turista straniero per eccellenza, sembrano aver interrotto l'emorragia registrata negli ultimi anni e si prevede dunque un lieve recupero anche in termini percentuali. Francesi ed inglesi, infine, si mostrano in buona tenuta e lieve crescita, mentre dai Paesi dell'Est Europa cominciano a registrarsi indicatori sempre più positivi.

Fonte: Agenzia Internazionale stampa Estero

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01 giugno 2006
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