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''Sinergie tra pubblico e privato per promuovere il turismo in Sicilia 12 mesi l'anno''

05 giugno 2006

Interessanti e concrete proposte dal convegno organizzato dall'Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda) a Catania in occasione del venticinquennale della delegazione siciliana

Un turismo vitale e attivo dodici mesi su dodici: quello della destagionalizzazione è obiettivo tanto auspicato quanto lontano, ancora, da soluzioni efficaci e coordinate. Eppure in Sicilia, e non solo in Sicilia, è questa la via che si può e si deve perseguire. Ne sono fermamente convinte anche le aderenti all'Associazione imprenditrici e donne dirigenti d'azienda (Aidda), approdate a Catania da tutta Italia per il venticinquennale della delegazione regionale: cinque giorni di intensa kermesse congressuale, mirata proprio a sollecitare la promozione turistica del territorio.

In programma, dall'1 al 5 giugno, visite guidate alla scoperta dei tesori barocchi dell'antico Val di Noto, l'immancabile tappa a Taormina, città leader del turismo mondiale, e un convegno dedicato proprio al tema ''Il turismo destagionalizzato in Sicilia'', ospitato lo scorso 2 giugno dalla Facoltà di Lettere dell'Università di Catania, nella monumentale cornice del settecentesco Monastero dei Benedettini. A condurre i lavori la presidente nazionale dell'Aidda Laura Frati Gucci, carismatica e stimolante presenza, insieme alla presidente regionale Pucci La Ferlita.

Come superare lo stallo della stagionalità? ''Dobbiamo mettere in rete progetti ed energie - sostiene Laura Frati Gucci - collegando le regioni attraverso una programmazione nazionale che abbracci tutte e quattro le stagioni. Le donne possono fare molto: in Italia e in Europa l'80 % del turismo è nelle nostre mani. Bisogna creare pacchetti su misura, coinvolgendo enti pubblici e imprenditori per soluzioni innovative, caratterizzate dall'inconfondibile marchio Italia''.
Sulla stessa linea Pucci La Ferlita: ''Puntiamo senza esitazioni sulla valorizzazione del turismo come volano per l'economia isolana, individuando le attività competitive da promuovere lungo l'intero corso dell'anno: grandi eventi, itinerari culturali ed enogastronomici, centri termali, congressi, per non citare che alcune opportunità''.

Importante il confronto di idee e proposte tra rinomati esperti ed operatori. Agostino Porretto, direttore generale dell’Assessorato regionale al Turismo, ha posto l'accento sul radicale svecchiamento del settore operato dalla legge regionale 10 del 2005; superata la crisi seguita all'11 settembre, ha aggiunto, la vocazione turistica dell'isola ha ripreso il volo con numeri straordinari, 14 milioni di presenze nel 2005, cifra ufficiale che non tiene conto del sommerso (almeno un terzo in più). Magda Antonioli, docente di Economia del Turismo all'Università Bocconi di Milano, dove dirige il Master Turismo della Scuola di Direzione Aziendale, ha rilevato l'esigenza di rendere competitiva l’offerta, affinando la formazione delle risorse umane e lo studio della domanda, quale si configura nelle richieste di viaggiatori sempre più esigenti.
Emma Aru, vice presidente di Italcongressi, partendo dalla flessione sofferta in Italia dal turismo congressuale, ha perorato la necessità di creare un brand nazionale, un marchio comune, fondato su garanzie di qualità e sicurezza, insistendo sull’urgenza di investire nell'aggiornamento tecnologico (collegamenti internet, teleconferenze) per stare al passo con  nazioni periferiche ma più agguerrite. Sebastiano De Luca, presidente dell’Unione regionale albergatori siciliani, in parte critico sulla reale portata della riforma regionale, ha acutamente proposto di implementare la formazione sfruttando la bassa stagione, con il duplice fine di migliorare la qualità del personale e scongiurare la chiusura invernale.
Giuseppe Prato, in rappresentanza dell'Associazione dimore storiche, ha illustrato una tendenza (nel Sud ancora poco diffusa) cara al turismo di élite, attratto dalla squisita accoglienza di proprietari innamorati delle vive testimonianze che la loro casa - spesso ereditata dagli avi - custodisce. Dario Consoli, responsabile delle relazioni internazionali del Politecnico di Milano, partendo dalla difficoltà di attirare studenti stranieri negli atenei italiani, ha lanciato la proposta di fondare nelle isole - Sicilia e Sardegna - una grande università del turismo, divisa un due tranche. Salvo Zappalà, presidente di Federturismo Sicilia, si è soffermato sulla centralità che la nuova legge regionale, sia pure perfettibile, garantisce all'impresa.

Corale è stato l'appello ad una fattiva e proficua sinergia - fatta non solo di contributi e finanziamenti, ma leggi, sgravi fiscali e scelte fondanti - tra pubblico e privato, tra istituzioni, imprese e società civile, incluso il versante della formazione. La stessa visione ha caratterizzato le dichiarazioni dell'assessore provinciale al Patrimonio Serafina Perra, dall'assessore comunale allo Sviluppo Mario De Felice e da Rosaria Sardo, docente della Facoltà, che hanno portato il saluto delle rispettive istituzioni.

INFO
AIDDA SICILIA
Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda

www.aidda.org

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05 giugno 2006
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