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300-400 mila migranti l'anno

Il presidente della Camera Laura Boldrini a Palermo: "Né un muro né un filo spinato cambieranno la Storia"

14 marzo 2016

"Né un muro né un filo spinato cambieranno la Storia" e proprio quei Paesi europei che ora nei Balcani alzano le barriere alle frontiere per respingere i migranti, per la presidente della Camera Laura Boldrini dovrebbero saperlo, proprio loro che "subirono la cortina di ferro, vivendo la repressione militare che generò centinaia di migliaia di rifugiati, accolti da altri Paesi".
A Palermo, dove ha incontrato la consulta delle culture, il presidente Boldrini mette in guardia dalle "divisioni politiche in atto in Europa", con "due visioni opposte: quella progressista e quella conservatrice". E allora "la vera sfida è trovare una sintesi" perché "quello che sta accadendo a Idomeni (nel confine greco-macedone, dove migliaia di profughi sono bloccati in una tendopoli di fortuna, ndr) non è degno dell'Europa: vedere bambini e intere famiglie stare per giorni sotto l'acqua e nel fango è uno spettacolo al quale non avrei mai e poi mai voluto assistere".

"L'Europa - sostiene Boldrini - si gioca la sua reputazione per sempre". Ricordando "la proposta della Commissione europea attraverso la cosiddetta 'rilocation' per assorbire le quote di richiedenti asilo", il presidente della Camera ammonisce quegli Stati membri "che rifiutano di dar seguito all'impegno" e che "allora dovranno accettare che i fondi strutturali non verranno erogati nella stessa misura in cui ne avrebbero diritto".
Parlando dell'Italia, poi sottolinea che "l'integrazione conviene" perché "siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all'estero".
"Se non si invertirà questa tendenza", insiste, "è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 mln di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l'accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni". "Siamo un Paese a crescita zero, ed è molto triste - avverte -. Nel 2013, il 95% dell'aumento demografico si deve ai migranti, mentre nel 2015, per la prima volta dal Dopoguerra, la popolazione residente in Italia è diminuita di 150 mila unità, neppure i flussi migratori sono riusciti a mantenere stabile il dato".

Ecco, quindi, l'importanza per il Paese di dotarsi di una legge sulla cittadinanza, "mi auguro che venga fatta prima del termine di questa legislatura". Come sarebbe altrettanto importante, "concedere alle comunità residenti il diritto all'elettorato attivo e passivo nelle consultazioni amministrative". "Di questo non si parla più, un tempo era al centro del dibattito" ricorda Boldrini che cita l'esempio della Virginia negli States: "Nel 1775 venne affermato il principio 'no taxation without representation': volete che paghiamo le tasse allora fateci votare, dateci la rappresentanza. Invece noi facciamo pagare le tasse ma non diamo il diritto alla rappresentanza". [Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos, Lasiciliaweb.it]

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14 marzo 2016
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