Alla Riserva del Lago di Pergusa è andato il premio "area verde attrezzata"... e poi?
Leggere che alla riserva di Pergusa è stato dato il primo premio come “area verde attrezzata” in occasione di una qualificata rassegna nazionale sulla flora, non può che fare piacere.
Complimenti, quindi, alla Provincia, ente gestore della riserva, per l'importante risultato e per aver dimostrato quanto sono enormi le risorse possibili del nostro territorio.
Succede sempre, però, che la notizia passa subito nella scatola degli eventi scordati. Una riflessione, eppure, tornerebbe utile per guardare in faccia la realtà di questa stupenda Conca Pergusina, vera ricchezza ma anche contraddizione amara di questa Città.
Da una parte è facile riscontrare i suoi caratteri buoni ai quali è facile richiamarsi: unico lago italiano d'origine tettonica, sito archeologico ed ambientale, centro geografico della Sicilia, sede di qualificate strutture sportive e di tempo libero, bellezza naturale delle zone interne.
Insomma, nulla manca per essere trasformata in area d'attrazione turistica per l'intera isola. Tutto ciò è noto anche alle pietre, perciò insistere in ogni occasione può essere anche stupido e deviante.
Occorre, al contrario e più che mai oggi, avere il coraggio di guardare la faccia delle dure condizioni di Pergusa, alcune delle quali sono al limite di rottura.
Nessun catastrofismo per carità, ma i mali ci sono e vanno curate da subito.
Ne elenchiamone solo due tra i tanti.
L'acqua del lago, non avendo ossigeno, non ha pesci, perciò manca del ciclo biologico di un ambiente lacustre. Insomma, di fatto, è un'area stagnante. Questo è il problema dei problemi, per cui serve un progetto di restauro ambientale sostenuto dall'Unione Europea.
Tutti sono pronti a riconoscere in Pergusa la zona adatta all'insediamento di strutture ricettive di valenza regionale. Giusto, ma la realtà è veramente brutta: gli alberghi attivi sono quattro e sono dotati di 115 camere e 315 posti letto. Troppo poco! Ci sono, inoltre, ben cinque alberghi inattivi e in abbandono. Un disastro!
Le condizioni del lago da una parte e quelle degli impianti ricettivi dall'altra denunciano una situazione d'allarme.
Il premio assegnato alla Provincia riconosce meriti ma anche assunzione d'impegnativi compiti e responsabilità.
Vincenzo Cimino (ViviEnna.it)