Casa e partenza per le vacanze: come si organizzano i siciliani?
Basso in Sicilia il ricorso all'assicurazione come strumento di tutela.
Preoccupati quando si è lontani da casa? Abbastanza, ma si fa affidamento sul potere rilassante delle vacanze.
È quanto emerge dall'indagine di Aviva - assicurazione tra i leader in Europa e presente in Italia dal 1921 - e dell'istituto di ricerca Lorien Consulting sull'approccio degli italiani alla gestione della propria abitazione in occasione di periodi di vacanza. L'analisi si è focalizzata su emozioni e abitudini - con un particolare focus su strumenti di prevenzione e pratiche di sicurezza - e ha coinvolto più di 1.500 italiani dai 30 ai 74 anni.
CASA, VACANZE E EMOZIONI - In vista delle vacanze, il 19% degli italiani si dice in ansia all'idea che possa succedere qualcosa alla propria abitazione mentre è via. Il 44%, invece, se ne preoccupa ma non ci pensa più una volta partito. Quasi 1 italiano su 3, inoltre, dichiara di non essere organizzato per prevenire problemi, con punte del 38% tra chi vive in affitto.
In linea con la media nazionale anche la situazione in Sicilia. A impensierire i siciliani sono principalmente i danni conseguenti all'intrusione (62%) e i furti (59%). Seguono gli incidenti domestici (57%) e la paura che questi possano causare danni a beni/case di altre persone (52%). Spicca, perché leggermente superiore alla media, anche la preoccupazione di perdere i propri ricordi (50%; +4% rispetto alla media nazionale).
PRATICHE DI ECONOMIA DOMESTICA PRE-PARTENZA IN SICIILIA - Chiudere il rubinetto generale del gas (80%), quello dell'acqua (80%) sono le pratiche più diffuse tra i siciliani prima della partenza. 1 su 2 stacca tutte le forniture e le prese degli elettrodomestici e quasi il 40% stacca completamente l'energia elettrica prima di partire, dato di quasi 10 punti percentuali superiore alla media nazionale.
I siciliani si confermano particolarmente attenti anche per quanto riguarda lo svuotare freezer e frigorifero (59%) e quasi 1 siciliano su 3 addirittura "lascia la casa come un gioiello".
SISTEMI DI PREVENZIONE ED ESPERIENZE - Anche in Sicilia, come nel resto d'Italia, per la prevenzione si punta molto sul "fai da te". Il 40% lascia le chiavi a persone fidate perché passino a controllare, 1 su 4 addirittura chiede ad amici o parenti di passare sistematicamente ad accendere la luce e aprire le persiane, così che non ci si accorga che non c'è nessuno a casa. Il 12% fa affidamento sul portiere del palazzo.
Il 48% segnala di fare ricorso a sistemi di allarme, mentre solo 2 su 10 circa fanno ricorso all'assicurazione come strumento di tutela. In particolare, il 15% conta su una copertura sulla casa "tradizionale", mentre una percentuale minima dichiara di aver scelto una soluzione assicurativa dotata di sensori antiintrusione e per la rilevazione di fumo/allagamenti (4%).
La percentuale di chi ha dichiarato di non avere mai avuto problemi legati alla casa è tra le più alte in Italia (65%; +9%). I siciliani che hanno dichiarato di averne avuti - indipendentemente dalle vacanze - sono il 33%, principalmente a causa di danni derivanti da incidenti domestici (15%) o a seguito di furti (13%).
Louis Roussille, Marketing, Communication and Digital Director di Aviva in Italia, ha commentato: "Diversamente da quanto avviene nel mondo anglosassone, in Italia è ancora poco diffuso il ricorso all'assicurazione come strumento di tutela. Si pensa all'assicurazione come a qualcosa da attivare solo a seguito di un problema o di un danno. Ne è una riprova il fatto che le polizze sulla casa siano ancora poco diffuse, nonostante oggi esistano soluzioni a costi contenuti e che, potendo contare su dispositivi tecnologici come sensori di rilevazione antintrusione, anti fumo/allagamenti e collegate con centrali di controllo, possono permetterci di non correre rischi e non avere più pensieri. Soprattutto in vacanza".
METODOLOGIA E CAMPIONE - Il sondaggio è stato realizzato da Lorien Consulting s.r.l. nel maggio 2016. È stato intervistato un campione rappresentativo della popolazione italiana dai 30 ai 74 anni composto da 1.200 persone, con sovra campionamenti in 9 regioni (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia, Sardegna) per un totale di 1.564 interviste. L'indagine è stata condotta tramite sistema CAWI (Computer Assisted Web Interview).