Chiamare la nuova aerostazione di Catania Vincenzo Bellini? Una decisione irrispettosa

La decisione di intitolare l'aeroporto internazionale di Catania a Vincenzo Bellini è ''illegittima e irrispettosa''. Lo sostiene la 'Fondazione Angelo D'Arrigo', intitolata al recordman e deltaplanista morto un anno fa in un incidente aereo a Comiso.
L'associazione ha deciso di chiedere, attraverso manifesti che saranno affissi in tutta la provincia di Catania, un immediato intervento del presidente della Provincia Raffaele Lombardo e del sindaco Umberto Scapagnini ''perché facciano valere con l'Enac le deliberazioni espresse dai rispettivi organismi, eliminando le ambiguità emerse a seguito delle iniziative della Sac''.
''E' stata grande la delusione - dice Laura Mancuso, vedova di D'Arrigo - nell'apprendere che l'aeroporto non sarebbe stato intitolato ad Angelo: sarebbe stato meglio che gli esponenti politici promotori dell'iniziativa non l'avessero mai proposto. Ho ricevuto la solidarietà da esponenti di tutti gli schieramenti politici che mi hanno annunciato interrogazioni e interpellanze''.

Il portavoce della Fondazione, Maurizio Amico, ha spiegato che la decisione è considerata ''irrispettosa perché abbiamo sempre chiesto una co-intitolazione, lasciando all'aeroporto di Catania il nome di quel grande scienziato che fu Filippo Eredia, e illegittima perché, a parte i vincoli di legge di cui si è parlato spesso sulla stampa legati alla cessione di terreni da parte della famiglia Eredia, Regione, Provincia e Comune di Catania si erano già espresse con inequivocabili deliberazioni per una co-intitolazione dell'aeroporto internazionale di Catania a Eredia e D'Arrigo''.

La Fondazione D'Arrigo in una nota ricorda come nei giorni scorsi durante una manifestazione in ricordo del deltaplanista ''il giornalista Candido Cannavò aveva espresso il suo dissenso in merito alla scelta poco democratica dell'intitolazione dell'aeroporto a Vincenzo Bellini, ricordando come la scelta di intitolare anche a D'Arrigo l'aeroporto fosse stata appoggiata da ventimila catanesi e da personalità nazionali e internazionali del mondo dell'arte, della cultura, dello spettacolo, dello sport, che hanno anche sottoscritto un manifesto pubblicato sui quotidiani''. [La Sicilia]