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Domani è il giorno dello "switch on"

A Niscemi accenderanno le parabole e tutte le antenne del Muos per il rilevamento delle emissioni

08 marzo 2016

Domani, mercoledì 9 Marzo 2016, è il giorno dello "switch on". A Niscemi, in contrada Ulmo, verranno accese, per la prima volta tutte insieme e alla massima intensità, le tre parabole del nuovo impianto satellitare di comunicazioni americano (ancora al palo dopo il sequestro della base siciliana da parte della magistratura) e le 47 antenne preesistenti già installate in loco.
Dovrebbe essere il momento della "verità", quello in cui le misurazioni delle emissioni da parte dell'Arpa dovranno stabilire una volta per tutte se, come sostiene il governo americano, non c'è alcun pericolo per la popolazione della zona o se, invece, come sostengono i comitati No Muos le emissioni elettromagnetiche dell'impianto superano e di molto i limiti stabiliti per legge.

Le misurazioni avrebbero già dovuto essere effettuate a gennaio ma il prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, le fermò non ritenendo che fossero state prese misura a tutela della popolazione durante i tre giorni previsti per il rilevamento.
Adesso, ad ordinare le misurazioni è stato il Consiglio di Stato, chiamato a decidere sul ricorso presentato dal ministero della Difesa contro la sentenza del Tar che ha ratificato la revoca delle autorizzazioni amministrative dell'impianto da parte della Regione Siciliana.
Visto il precedente, i comitati No Muos e le associazioni ambientaliste si sono appellati al prefetto chiedendo cosa sia cambiato da gennaio ad oggi in tema di tutela della salute pubblica e premono per un nuovo stop alle misurazioni.

Se non ci sarà alcun contrordine, i tecnici dell'Arpa  cominceranno il loro lavoro alle nove di domani mattina. E' già stato stabilito un cordone di sicurezza nel raggio di due chilometri dai confini della base, ma i manifestanti si sono già dati appuntamento in contrada Ulmo per una manifestazione di protesta. Anche il Movimento 5 stelle ha scritto al prefetto di Caltanissetta chiedendo di fermare l'accensione delle parabole. "No ai test sul Muos senza le indispensabili condizioni di sicurezza che garantiscano l'incolumità della popolazione: i cittadini non sono topi da laboratorio. Anche noi, come gruppo politico - ha detto Giampiero Trizzino, ex presidente della IV Commissione all’Ars Ambiente e Territorio - abbiamo scritto al prefetto, sottolineando la pericolosità di questa manovra e la necessità di approntare tutte le misure necessarie affinché non vi siano conseguenze sulla popolazione. Siamo consapevoli della necessità di fornire al giudice tutte le carte affinché possa accertare una volta e per sempre la pericolosità dell'impianto militare, ma non possiamo accettare che la popolazione diventi la cavia di questo test".

Si sono rivolte al Prefetto Cucinotta anche le Mamme No Muos, che senza utilizzare giri di parole hanno scritto in una lettera quanto segue: "La scienza utilizza termini come 'cavie' o 'animali da laboratorio' per indicare gli ignari animali, spesso considerati sacrificabili. Non vorremmo che lo stesso amaro destino toccasse a noi. Cavie e nient’altro. Sacrificate sull’altare delle guerre".
La domanda posta dalle mamme di Caltagirone è la stessa di quella dei comitati e degli ambientalisti: "Ci chiediamo cosa possa essere cambiato rispetto a un mese fa quando il suo ufficio aveva bloccato lo svolgimento delle precedenti verificazioni perché rimanevano ignoti gli effetti dell’accensione dell’impianto sulla popolazione, a ben vedere attuando il principio di precauzione a cui ora nuovamente e fortemente ci appelliamo".
La prefettura ha risposto positivamente alla richiesta di incontro da parte delle mamme e avrebbe manifestato anche una certa sopresa rispetto ai nuovi test disposti dal Cga, di cui il rappresentante dello Stato sul territorio non sarebbe stato ufficialmente informato. Il faccia a faccia dovrebbe avvenire domani.

[Informazioni tratte dagli articoli di Alessandra Ziniti (Repubblica/Palermo.it) e Salvo Catalano (MeridioNews.it)]

- Accendete quel Muos! Anzi, no... (Guidasicilia.it, 14/01/16)

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08 marzo 2016
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