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E della Sicilia Centrale ne vogliamo parlare?

Sottoscritto un Manifesto per il turismo, lo sviluppo e il lavoro della Sicilia centrale

07 aprile 2015

La Sicilia centrale può rinascere a partire dal turismo soprattutto considerando che conta tre poli di eccellenza, cioè la Villa Romana del Casale, la Dea e l’area archeologica di Morgantina che non hanno ancora espresso tutte le potenzialità.
Nei giorni scorsi, nei locali dell’Università Kore di Enna, è stato sottoscritto il "Manifesto per il turismo, lo sviluppo e il lavoro della Sicilia Centrale", che punta al coinvolgimento di pubblico e privato, con il coordinamento dell’Università ennese, che ha elaborato il progetto strategico per la valorizzazione integrata del territorio.
Presenti, tra gli altri, il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, l’assessore regionale ai Beni culturali Antonio Purpura, il sindaco di Piazza Armerina Filippo Miroddi, il sindaco di Aidone Vincenzo Lacchiana e il delegato dell’assessore regionale alle Infrastrutture Lorenzo Granata.

Il Manifesto punta a incentivare la nascita di nuove imprese, creare nuovi posti di lavoro e convertire i flussi di visitatori in turisti che soggiornano nelle strutture ricettive locali, già esistenti o da realizzare. Per salvaguardare e qualificare il patrimonio archeologico della Sicilia centrale, quattro gli assi strategici previsti: tutela, conservazione, fruizione e valorizzazione. E altri quattro assi strategici sono finalizzati, invece, a incrementare il grado di competitività: promo-commercializzazione, formazione, espansione della capacità ricettiva, accessibilità. La capacità di interconnessione con le altre aree della Sicilia potrà essere potenziata con la realizzazione dell’asse ferroviario ad alta velocità Palermo-Messina-Catania e dell’asse viario Nord-Sud, da Santo Stefano di Camastra a Gela.

"Bisogna puntare anche su forme di mobilità soft e ripristinare una parte della vecchia linea ferroviaria, dimessa oltre quaranta anni fa, Dittaino-Piazza Armerina-Caltagirone che, affiancata da piste ciclabili e ippovie, possa trasformarsi in una ‘greenway’ escursionistica, che apra il nostro territorio a nuovi target turistici partendo dallo sviluppo locale", ha affermato il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino. E Venturino ha anche lanciato l’idea di trasformare Piazza Armerina nel centro permanente di una fiera dell’agroalimentare del centro sud.

Nel "Manifesto" si punta anche ad associare il turismo archeologico al turismo religioso guardando ai grandi eventi come la Settimana Santa di Enna e al turismo relazionale integrato, ma anche all’ecoturismo, al turismo rurale.
Il prossimo passo sarà la costituzione di un "board" operativo con il quale definire le attività operative, partendo proprio dal progetto del trenino turistico, vista l'imminenza delle scadenze legate al piano regionale dei trasporti e all'avvio del progetto per la nuova tratta ferroviaria ad alta velocità Palermo-Catania.

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07 aprile 2015
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