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Gli italiani e l'antisemitismo. L'indagine dell'Eurispes sul fenomeno razziale in Italia

Il sentimento antisemita non è un problema dell'Italia, ma bisogna tenerlo sotto controllo

26 gennaio 2004
Alla vigilia del ''Giorno della Memoria''...

In Italia esistono aree di possibile incubazione del pregiudizio nei confronti del popolo ebraico, anche se l'atteggiamento propriamente antisemita è per fortuna molto marginale: è la conclusione alla quale giunge l'Eurispes, che ha effettuato un vasto sondaggio su un campione di 1.500 cittadini italiani, stratificati per sesso, classe di età e area geografica, con lo scopo di verificare la presenza di sentimenti antiebraici nel nostro Paese e di raccogliere le opinioni circa la politica governativa israeliana e il conflitto mediorientale.

Lo studio in questione (''L'opinione degli italiani sul conflitto israelo-palestinese e sulla questione mediorientale'') - parte integrante del Rapporto Italia 2004 di prossima presentazione (il 30 gennaio) - rivela infatti che, non solo gli italiani non negano l’Olocausto, dal momento che il 92,3% degli intervistati telefonicamente ha dichiarato di essere poco (8,8%) o per niente d’accordo (83,5%) con l’affermazione "L'Olocausto degli ebrei non è mai accaduto", ma che non hanno posizioni revisioniste in merito alla tragedia della Shoa.
Infatti, l’80,7% degli intervistati affermano di essere poco (16,6%) o per niente d’accordo (64,1%) con l’affermazione "L'Olocausto degli ebrei è avvenuto realmente, ma non ha prodotto così tante vittime come si afferma di solito", mentre un 11,1% si dichiara molto (4,1%) o abbastanza d’accordo (7%) con tale affermazione. Rilevazione, questa, che lascia però intravedere l’esistenza di aree, più o meno estese, di possibile incubazione del pregiudizio nei confronti del popolo ebraico.
In particolare, quando il 34,1% degli intervistati si dichiara abbastanza (24,9%) o molto d’accordo (9,2%) con l’affermazione "Gli ebrei controllano in modo occulto i potere economico e finanziario, nonché i mezzi di informazione". Ed è in virtù di questo 34 per cento di popolazione che occorre, secondo il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, "tenere sempre alta la vigilanza su possibili episodi di razzismo e sviluppare iniziative culturali che alimentino la fiducia tra i popoli", funzione a cui sono chiamati a rispondere, tra gli altri, i mezzi d’informazione. Il presidente dell’Istituto ha comunque evidenziato come il quadro emerso dall'indagine "ispiri una sostanziale tranquillità", dando l’idea di "un Paese maturo, in grado si separare il giudizio sulla politica di Sharon a quello sul popolo ebraico".

Infatti, relativamente alla politica di governo israeliana, il sondaggio ha rivelato un atteggiamento fortemente critico da parte dei nostri concittadini. Se da una parte infatti il 91,4% non mette in discussione il diritto all’esistenza dello Stato di Israele, evidenziando così un "sentimento democratico" di base, in ordine alla condotta del premier israeliano sulla questione palestinese, quasi 3 italiani su 4 (il 74,5%) condividono l’affermazione secondo cui "il Governo di Sharon sbaglia, ma sbagliano anche i kamikaze palestinesi". Dissenso che si fa ancora più evidente quando il 53,7% dei rispondenti si dichiara per niente o poco d’accordo con l’affermazione: "Il Governo di Sharon fa le scelte giuste perché deve difendersi dagli attacchi dei kamikaze palestinesi" e il 53,8% afferma di essere poco o per niente d’accordo con l’affermazione secondo cui "il Governo di Sharon, nei confronti dei palestinesi, sta seguendo l’unica linea politica possibile, poiché è in gioco la sopravvivenza stessa dello stato d’Israele".

Infine, l’ultimo item proposto affermava che "Il Governo di Sharon sta compiendo un vero e proprio genocidio e si comporta con i palestinesi come i nazisti si comportarono con gli ebrei": un giudizio che in pratica porta all’estremo le critiche contro la politica governativa israeliana.
Ebbene, visto che il 12,6% si dichiara molto d’accordo con l’affermazione e il 23,3% abbastanza d’accordo si può affermare, numeri alla mano, che la maggior parte degli italiani, il 48,2%, sia in completo disaccordo e ritenga dunque che l’azione di Sharon nei confronti dei palestinesi non possa essere in alcun modo paragonata allo sterminio subìto dal popolo ebraico

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26 gennaio 2004
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