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Il Ponte sullo Stretto. Ascoltati dalla commissione del Comune di Messina un gruppo esperti

Il Comune ascolta gli esperti per valutare l'impatto sociale e ambientale del Ponte

04 ottobre 2004

La scorsa settimana la Commissione consiliare del Comune di Messina, che ha il compito di valutare l'impatto sociale e ambientale del Ponte sullo Stretto, ha ascoltato un gruppo di esperti.
"Si tratta di un atto meramente formale perché l'iter della costruzione segue il suo corso", ha affermato Piero Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina.
"Nella prima settimana di ottobre il Consiglio della società - ha detto Ciucci - si riunirà per valutare i soggetti qualificati all'appalto. Poi a gennaio sarà fatta la scelta e quindi l'appalto sarà aggiudicato".

I responsabili scientifici hanno illustrato i risultati delle loro analisi: Remo Calzona, ordinario di Tecnica delle Costruzioni alla Sapienza di Roma, Giorgio Piana, del Politecnico di Milano e Michele Yamiolkowski, del Politecnico di Torino, hanno discusso delle caratteristiche tecniche del Ponte, confrontandolo con altre strutture simili nel mondo, in particolare in Giappone. Secondo i docenti la struttura avrebbe la massima stabilità, nessun problema di aerodinamica e impatto ambientale quasi nullo.
Di parere diverso Federico Mazzolani, ordinario di Tecnica delle costruzioni dell'Università di Napoli, secondo il quale "si tratta di una operazione ciclopica e di un azzardo". "Un conto è studiare sui modelli - ha detto - un conto è la realtà. Il progresso tecnologico evolutivo ha i suoi tempi e credo noi non siamo ancora pronti per una struttura di 3 chilometri e 300 metri".  

Intanto dal Gruppo Astaldi hanno fatto sapere che il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta il loro obiettivo fondamentale. L'amministratore delegato dell'Astaldi, Vittorio Di Paola, parlando con gli analisti finanziari, dopo aver ricordato che un ingegnere del gruppo è ''da qualche mese in Giappone per studiare da Chodai, numero uno per la realizzazione di ponti sospesi nel mondo'', si è soffermato sulle voci politiche riportati da un giornale che parlano di una "cordata avvantaggiata'' nell'aggiudicazione della gara.
''Qui - ha spiegato Di Paola - non è un problema di opinioni politiche, questa è l'opera più importante del mondo, bisogna saper mostrare i muscoli''. "Forse - ha proseguito - non avremo dalla nostra i 'boatos politici', ma siamo la società leader in Italia nel settore del general contracting e delle concessioni e abbiamo le caratteristiche di conoscenza e solidità finanziaria per realizzare un'opera che entrerè nella storia''.
Proprio sul tema dei requisiti posseduti da Astaldi, Di Paola ha polemizzato con la rivale Impregilo, con cui è in corso un testa a testa per l'aggiudicazione del terzo lotto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. ''La nostra offerta è migliore di dieci punti rispetto alla concorrenza - ha commentato -. Sarebbe curioso che venissimo battuti da una società che ha fatto un'offerta di prefinanziamento di gran lunga inferiore alla nostra''. Un fatto ''che sarebbe ancora più singolare se si tiene conto che la società sta procedendo ad un aumento di capitale per rimborsare un bond in scadenza''.

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04 ottobre 2004
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