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Il sindaco Sgarbi preferisce non accettare la cittadinanza onoraria offerta dal Comune di Agrigento

10 febbraio 2009

Nei giorni scorsi il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, aveva comunicato l'intenzione di conferire la cittadinanza onoraria al critico d'arte e sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Tra le motivazioni, anche l'impegno del primo cittadino di Salemi per la promozione dell'immagine della Sicilia, della sua storia e della sua cultura.
La cerimonia di conferimento era in programma per domani, mercoledì 11 febbraio, nella Città dei Templi.

Oggi però il sindaco Sgarbi, anche dopo un lungo colloquio con Zambuto, ha fatto sapere di aver deciso che non accetterà la cittadinanza onoraria "per evitare di essere l'obiettivo di una insensata polemica dopo ciò che è successo in una precedente visita disturbata per trarne una documentazione audiovisiva pretestuosa, e per evitare che una tale strumentalizzazione si ripeta".

"Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto - ha raccontato Sgarbi - mi comunica che, da informative delle forze dell'ordine ha saputo che, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria, un gruppo di provocatori, sotto il pretesto di una malintesa moralizzazione e della lotta alla mafia, ha preparato una imboscata. In tal modo una cerimonia pacifica ed affettuosa rischia di trasformarsi in una bagarre senza senso e senza scopo". "Sarei stato felice - ha aggiunto il sindaco di Salemi - di accettare la cittadinanza di Agrigento, e mi sembra che il mio impegno a Salemi e anche l'attenzione sulla Sicilia e su questa impresa, mostrata dagli importanti articoli di 'Le Monde' e del 'New York Times' (quest'ultimo uscito proprio due giorni fa) diano ragione del mio impegno come risposta alla inerzia e assenza di impegno da parte delle amministrazioni nelle quali trova spazio l'offerta mafiosa. Intendendo quindi la mia azione come una attiva esperienza antimafia non posso accettare  di essere oggetto di aggressioni fanatiche e strumentali e di provocazioni utili soltanto a generare falsi miti. Non intendo quindi prestarmi né al ruolo di vittima né a quello di eroe, esponendomi al rischio di agguati o di insensate contestazioni".

"Chi pretende di fare lotta alla mafia - ha detto ancora Vittorio Sgarbi - non ha alcuna ragione di occuparsi di me e di contestarmi. Per evitare equivoci, non accettando minacce ed intimidazioni, ritengo giusto sottrarmi ad ogni rischio di strumentalizzazione che, in ogni caso, trasformerebbe il significato della manifestazione. Chi ha scelto me per una "imboscata", per qualunque ragione, ha sbagliato obiettivo. Non vorrei dover constatare - ha concluso il sindaco di Salemi - che la nobilissima città di Agrigento, per il fanatismo di alcuni provocatori non è in grado di garantire ad un ospite invitato a ricevere la cittadinanza, il rispetto e il riconoscimento che gli sono dovuti".

Nino Ippolito
Ufficio per la Comunicazione del Comune di Salemi

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10 febbraio 2009
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