L'acqua di Gela torna a essere potabile. Il commissario straordinario del Comune ha decretato il ritorno alla normalità dei valori
Dopo sette anni, l'acqua della rete idrica di Gela torna a essere dichiarata potabile. Lo ha decretato il commissario straordinario del Comune, Rosolino Greco, confortato dai postivi risultati delle analisi chimico-fisiche e batteriologiche, trasmesse al municipio dall'unità operativa di igiene pubblica dell'Asp 2, che sanciscono la conformità dei valori, rientrati nei normali parametri di potabilità.
Con la sua ordinanza, Greco ha annullato i precedenti provvedimenti adottati dall'ex sindaco, Rosario Crocetta, che nel giugno del 2003 dichiarò l'acqua di Gela non potabile perché dalle analisi del laboratorio d'igiene risultarono fuori limite massimo i contenuti di ferro, manganese, cloro, trialometani, torbidità e temperatura. Da allora, i gelesi usano per bere e per cucinare solo acqua minerale, con costi ingenti.
Gli esercizi pubblici e i produttori di cibi e bevande, ripetutamente controllati dai Nas, si sono dotati di piccoli impianti di potabilizzazione, mentre la città ha chiesto e ottenuto, su sentenza del giudice di pace, di pagare l'acqua al 50% del suo reale valore. Una soluzione che l'ente gestore dell'acquedotto comunale (Caltaqua) non ha mai accettato, limitandosi a tollerare un'autoriduzione (il dimezzamento delle bollette) a due condizioni: il pagamento senza morosità degli importi trimestrali e la provvisorietà di tale comportamento, in attesa che l'ente pubblico (Regione o Comune) integrasse la somma versando il restante 50%.
Da qualche giorno tutto torna come prima del 2003, cioè con acqua dichiarata potabile (pur se giunge dal dissalatore) e a tariffa piena. Tuttavia, l'acqua continua a mancare, perché il dissalatore è andato in tilt e sulla condotta del lungomare si è aperta l'ennesima falla. Inoltre, a causa di frane e di guasti nella tubazione Caltanissetta-Gela, da Fanaco e Blufi non arrivano le consuete forniture. [La Siciliaweb.it]