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L'Etna continua a tremare ma gli esperti escludono una nuova eruzione

L'evento maggiore è stato rilevato alle 06:32 con un sisma di magnitudo 3.8

14 febbraio 2003
L'Etna continua a tremare.

Uno sciame sismico di circa 20 scosse di media ed alta energia sono state registrate stamattina nella Pineta di Linguaglossa ma, secondo gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania, "non ci sono allo stato elementi che possano prefigurare una ripresa dell'attività eruttiva".

L'evento maggiore è stato rilevato alle 06:32 con un sisma di magnitudo 3.8, corrispondente al quinto grado della scala Mercalli, che ha svegliato gli abitanti di diversi paesi del versante orientale dell'Etna. In particolare Linguaglossa, dove le scuole oggi, per motivi precauzionali, su disposizione del sindaco sono rimaste chiuse nonostante non siano stati rilevati danni alle strutture.

Gli ultimi due terremoti di media energia, di magnitudo 2.8 e 2.7, sono stati registrati rispettivamente alle 10.14 e alle 10.20. Complessivamente almeno una decina di scosse hanno avuto un'energia di rilascio superiore a magnitudo 2.5. Nella stessa zona ieri sono stati rilevati altri 15 sismi. Tutti sono stati localizzati ad una profondità di 1-2 chilometri sotto il livello del mare. "Quello che sta accadendo - spiega Domenico Patanè, sismologo dell'Ingv di Catania - è una fase di assestamento, di rilascio di energia in strutture che non si mosse durante l'eruzione".

Un'ipotesi che prevede la possibilità che "il fenomeno non si sia ancora esaurito" e che "ci siano ancore altre scosse nella Sicilia orientale". "Per fortuna - sottolinea Patanè - storicamente l'Etna non ha avuto terremoti distruttivi: i sismi non superano la magnitudo 4.5 Richter e non sono devastanti". Sulla possibilità di una nuova fase eruttiva dell'Etna all'Ingv di Catania sono "scettici". "Attualmente - osserva Patanè - i dati in nostro possesso ci dicono che non ci sono rischi. Non ci sono deformazioni nel terreno, l'emissione di biossido di zolfo è nella norma e il livello del tremore dei condotti magmatici interni del vulcano sono bassi".

Fonte: La Sicilia

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14 febbraio 2003
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