Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

La nuova emergenza rifiuti nelle periferia di Palermo

Il 60% degli autocompattatori dell'Amia è guasto e la metà dei i mezzi che raccolgono la spazzatura nelle zone periferiche sono in avaria

06 agosto 2009

Il problema dei rifiuti nel capoluogo siciliano è tutt'altro che finito. Infatti, la raccolta a Palermo continua a procedere a rilento. Il 60% degli autocompattatori dell'Amia (l'ex municipalizzata che gestisce il servizio) è guasto e la metà dei monoperatori, i mezzi che raccolgono la spazzatura nelle zone periferiche, sono in avaria, mentre la manutenzione non viene effettuata dalle ditte esterne a causa dei debiti dell'azienda.
"In città si sta rivivendo - dice Riccardo Acquado della Fp-Cgil - una situazione di obiettiva emergenza con strade ricoperte da spazzatura maleodorante resa ancora più nociva dal caldo di questi giorni. Su 100 itinerari che quotidianamente gli operatori dell'Amia dovrebbero coprire, in realtà ne fanno meno della metà. Questo spiega perché ci siano zone pulite e altre impraticabili". Il sindacalista sottolinea che "non ci sono soldi per riparare i mezzi e questo non fa che aggravare la situazione perché non sappiamo fino a quando si andrà avanti in queste condizioni". Un'altra incognita è "il bilancio aziendale - continua Aquado - per questo abbiamo inviato una lettera al presidente dell'azienda Gaetano Lo Cicero in cui chiediamo approfondimenti sul deficit accertato dalla Kpmg di 130 milioni di euro, una copia del bilancio Amia certificato per il 2008 e il famoso piano industriale".
L'Azienda replica sostenendo che "non è corretto parlare di emergenza rifiuti perché ci sono delle evidenti differenze rispetto allo scorso giugno. Ci sono obiettive difficoltà dei mezzi ma la raccolta non è ferma. Va a rilento, ma in un modo o nell'altro gestiamo lo smaltimento dei rifiuti". Per affrontare i problemi legati al deficit dell'Amia, il sindaco di Palermo Diego Cammarata ha assicurato il proprio impegno personale, trasferendosi negli uffici della ex municipalizzata per mettere a punto il piano industriale che sarà presentato entro la fine del mese. [ANSA]

Nelle borgate esplode la rivolta
LA CITTA' ASSEDIATA DALLA SPAZZATURA
di
Claudia Brunetto e Giovanni Scarlata (Repubblica/Palermo.it, 05 agosto 2009)

In centro, l'emergenza non si vede. Ma, lontano dal salotto della città, sono ricomparsi i cumuli di rifiuti. A macchia di leopardo: a Brancaccio, a Bonagia. Nelle borgate marinare. Rieccola, la spazzatura. Riecco la città assediata dai sacchetti.
La nuova emergenza, per il momento, tocca le periferie. E accende la rivolta degli abitanti. Tra l'Arenella e Vergine Maria, per esempio, ieri mattina residenti e commercianti sono scesi ancora una volta in piazza per protestare contro il mancato ritiro della spazzatura.
«Sembra che ci facciano la grazia - dice Francesco Tarantino dell'edicola in piazza Bordonaro nella borgata di Vergine Maria - quando vengono a ritirare l'immondizia. Da giorni non la portano via e poi quando finalmente passano spariscono di nuovo per lungo tempo. Per non parlare dei cassonetti a scomparsa della piazza che non vengono svuotati da più di sette mesi». Ne sa qualcosa Daniele Spataro, farmacista della borgata di Vergine Maria che ogni giorno fa i conti con le lamentele dei clienti. «È indecente - dice Spataro - che all'ingresso di una farmacia debbano depositarsi cumuli di rifiuti. La raccolta non è programmata, non c'è un criterio». E alla circoscrizione piovono le lamentele. «L'Arenella ha le strade piene di rifiuti ingombranti - dice Settimo Trapani, consigliere della Settima circoscrizione - e in piazza a Vergine Maria siamo sempre in una situazione critica. La gente qui viene anche per andare al mare e trova i rifiuti».

Lo stesso scenario si ripete proseguendo lungo il litorale che da Vergine Maria attraversa l'Addaura e arriva a Mondello. Qui la raccolta dei rifiuti a macchia di leopardo crea alcuni punti critici come quello di fronte allo stabilimento La Torre e all'uscita della piazza di Mondello. «I cassonetti sono pieni - dice Anna Maniscalco che abita nella zona del Velodromo Paolo Borsellino e va spesso a Mondello - che figura ci facciamo con i turisti. Sono partita per le vacanze e al mio rientro ho trovato i cassonetti pieni come prima».
Fra le zone periferiche colpite dall'emergenza rifiuti anche lo Zen 2 dove la gente esasperata ha dato più volte alle fiamme i cassonetti. «Non è uno spettacolo bello - dice Salvatore Rubino che lavora al panificio nella piazza dello Zen 2 - Qui tutti si lamentano, ma le cose non cambiano. Le persone devono comprare il pane e a volte sono costrette ad aggirare il muro di rifiuti». Da venerdì, a Brancaccio, la raccolta dei rifiuti si è fermata. Solo ieri, su pressanti richieste degli abitanti, alcuni cassonetti sono stati svuotati ma la situazione resta preoccupante. Nel dedalo di traverse che si snodano dietro il nuovo sottopassaggio, l'aria diventa irrespirabile a causa delle esalazioni che provengono dai cassonetti e i bambini si ritrovano a giocare tra i sacchetti ammassati ai bordi delle strade.
Davanti casa di Filippo Romagnolo, disoccupato,35 anni, c'è un cumulo di rifiuti. «Con il caldo - spiega - la puzza diventa insopportabile. In questo modo vengono meno le condizioni minime di igiene». La prende con ironia Salvatore Montalto, 64 anni, libero professionista, che ogni mattina è costretto a spazzare l'uscio di casa sua in via Luigi Palomes. «Vedendo in che condizioni è ridotto Brancaccio - scherza - viene da pensare che ci vogliano eliminare usando le armi batteriologiche. I dirigenti dell'Amia e il sindaco si rendano conto che il quartiere ha bisogno di un apporto maggiore per evitare che gli abitanti contraggano delle malattie».
Non va meglio a Bonagia. In via del Levriere, ad esempio, i cassonetti sono stracolmi ormai da diversi giorni e persino le campane della raccolta differenziata vengono usate per gettarvi ogni genere di rifiuti. «Faccio la raccolta differenziata da parecchi anni - racconta Maria, 52 anni mentre prova ad infilare invano in una campana piena di sacchetti le sue bottiglie - ma in questo periodo risulta più difficile del solito. Da diverso tempo il servizio di raccolta non viene più effettuato con regolarità e così gli abitanti si trovano costretti a fare un cattivo uso dei contenitori per la raccolta differenziata».
Vicino a un enorme cumulo di rifiuti che comincia ad invadere parte della carreggiata si trova Luisa Caroli, pensionata di 66 anni: «È una vergogna – dice osservando indignata i cassonetti anneriti dal fumo di un recente incendio e debordanti di spazzatura – prima qui era una zona pulitissima e adesso siamo ridotti a questo. Tutte le sere i mezzi dell'Amia passano ma non raccolgono nulla, se continua così i rifiuti ci sommergeranno».

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

06 agosto 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia